Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano guida a +0,6%

Chiusura perlopiù in moderato rialzo per gli eurolistini mentre Wall Street scambia debole e e il greggio torna a salire dopo la notizia di attacco da parte dei ribelli sciiti dello Yemen a un impianto petrolifero di Aramco. Il tutto mentre restano monitorati l’evoluzione della Guerra in Ucraina, le sanzioni contro Mosca e le mosse delle banche centrali.

Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,6% a 24.559 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), dal Dax di Francoforte (+0,2%), dal Ftse 100 di Londra (+0,2%), e il Cac 40 di Parigi (0,0%) .

Oltreoceano, in calo il Nasdaq (-0,8%) mentre resistono S&P500 (-0,1%) e Dow Jones (0,0%).

Gli investitori restano intenti a monitorare con attenzione l’evoluzione del conflitto in Ucraina e i rischi economici derivanti dall’attuale situazione geopolitica. Il tutto mentre la Nato valuta l’invio di missili a sostegno di Kiev e ha messo in guardia Mosca contro l’uso di armi biologiche, chimiche o nucleari.

L’isolamento della Russia ha portato a un incremento dei costi delle materie prime, alimentando le attese verso una maggiore inflazione e le prospettive per un’azione più aggressiva della Fed, con la banca centrale americana che probabilmente accelererà la stretta a maggio, alzando i tassi di 50 punti base.

Spostando il focus sull’agenda macro odierna, è stato diffuso l’indice IFO tedesco di marzo che si è attestato in calo a 90,8 punti (94,2 punti; 98,5 punti febbraio rivisto da 98,9 punti). Sopra le stime la valutazione della situazione attuale, pari a 97 punti (96,6 punti consensus) ma anche in questo caso in calo rispetto a febbraio (98,6 punti). In Italia, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è diminuito a 100,8 punti (consensus 108 punti; febbraio 112,4 punti).

Tra le materie prime invertono segno le quotazioni del greggio, spinte dalla notizia di un attacco da parte dei ribelli sciiti dello Yemen a un impianto petrolifero di Aramco, con il Brent (+1%) a 120,22 dollari e il Wti (+1%) a 113,5 dollari. Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,098 e il dollaro/yen a 122,00.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 150 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,074%.

Tornando a Piazza Affari, guida Terna (+3,6%). Ben intonate anche Campari (+3,5%) e Tenaris (+2,5%). Lettera invece su Iveco (-4,1%), Saipem (-2,5%) e Fineco (-1,5%).