Nel 2021 il Gruppo Seri Industrial ha riportato ricavi consolidati pari a 177,1 milioni in aumento del 32% rispetto al 2020.
L’Ebitda è balzato a 20,1 milioni, da 3,1 milioni dell’esercizio precedente. L’Ebit resta in deficit per 881 mila euro, dopo i -10,7 milioni del 2020.
Il conto economico ha chiuso con una perdita consolidata di 1,5 milioni, dopo la perdita di 4,3 milioni registrata nell’esercizio precedente.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2021 cifrava in 98 milioni, in aumento di 2,1 milioni rispetto a fine 2020.
Il management ha segnalato che, “rispetto alle previsioni del Piano Industriale 2021-2025, approvato lo scorso mese di luglio, non si è registrato il fatturato previsto per le vendite, a partire da settembre 2021, degli accumulatori al litio prodotti dallo stabilimento di Teverola, dopo lo start up degli impianti a marzo 2021 e il conseguente avvio delle produzioni, che si stimava a regime entro l’inizio dell’ultimo quadrimestre dell’anno”.
“Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina ha innescato un ulteriore aumento dei prezzi, una scarsità energetica e, quale conseguenza ultima, un ulteriore incremento della inflazione, attualmente già al 5,8%, a livello europeo, e che è stimata in crescita fino al 7% entro la fine del 2022”, ha segnalato il management. “Il Gruppo, indicizzando tutti i prezzi al costo delle materie prime e non avendo né clienti, né fornitori rilevanti nell’area interessata dalla guerra, non ritiene di segnalare rischi per il business”.