Servizi Finanziari (-0,9%) – Ok Fineco (+0,4%), vendite su Exor (-2%) nel giorno dei conti

Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dello 0,9% e in linea all’analogo indice europeo (-1,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,6%) e muovendosi in controtendenza rispetto al Ftse Mib (+0,4%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.

La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato in buona parte sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib gli acquisti premiano Fineco (+0,4%), i cui requisiti patrimoniali sono già ampiamente superiori a quelli fissati da Banca d’Italia.

Sul listino principale tiene Nexi (+0,3%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring. Vendite su Exor (-2%), il cui cda ieri ha approvato i conti.

Sul Mid Cap rallenta doValue (-2,7%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (-0,9%) e illimity (-1,6%).

Sullo Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-0,2%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e con l’Opa che Trinity che volge al termine.