Finanza.tech – Utile netto in forte crescita (+181,4%) a 708 mila euro nel 2021

Finanza.tech ha chiuso il 2021 con una forte crescita di ricavi e margini operativi.

La crescita del fatturato nel 2021 ha superato il 150%, grazie alla capacità di rispondere ai cambiamenti del contesto economico e regolamentare dimostrata dalla società, la quale è riuscita in tempi rapidissimi ad utilizzare il proprio know-how e le tecnologie proprietarie per sviluppare nuovi business.

I ricavi sono saliti a 3,2 milioni (+166,9%). I ricavi core si riferiscono per 50,6% alla liquidazione dei crediti fiscali (1,6 milioni), per il 41,8% alla service line di Procurement Finanza indiretta (1,3 milioni) e solo per il 7,6% alle altre service lines (0,2 milioni).

L’incremento rispetto al periodo precedente è principalmente guidato dall’incremento nella massa di crediti fiscali  derivanti dalle agevolazioni governative con il DL Rilancio 2020, risultante in un forte incremento del servizio di liquidazione di tali crediti (+1,6 milioni), dai servizi di consulenza finanziaria finalizzati all’identificazione delle fonti di finanziamento ottimali per le aziende clienti (+0,5 milioni) e dal supporto all’ottenimento di risorse finanziarie tramite piattaforme Fintech (0,3 milioni), in parte compensato dalla diminuzione dell’attività di mediazione bancaria, dovuta a minori volumi intermediati (-0,4 milioni).

La tabella seguente riporta la suddivisione dei ricavi:

L’Ebitda balzato a 1,5 milioni (+187,8%), beneficiando del suddetto incremento dei ricavi, accompagnato da un significativo miglioramento della leva operativa e da una diminuzione dei costi di consulenza spesati nell’esercizio.

L’Ebit si è fissato a 904 mila euro (+162,8%), seguendo la tendenza dell’Ebitda, sebbene in parte mitigato dalla maggiore incidenza degli ammortamenti del periodo (saliti da 165 mila euro a 495 mila euro), dovuta principalmente ai crescenti investimenti effettuati per lo sviluppo dei software e della piattaforma e ai costi capitalizzati connessi alla quotazione.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 708 mila euro (+181,4%).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 la società presenta liquidità finanziaria netta per 3,1 milioni (debito netto per 209 mila euro a fine 2020), beneficiando prevalentemente delle risorse nette raccolte con la quotazione e incassate negli ultimi giorni di dicembre (3,1 milioni), oltre che del flusso di cassa generato dal business per 0,3 milioni.

In un contesto macroeconomico globale che ha beneficiato, in particolare nella prima parte dell’anno, della rapida ripartenza economica post crisi pandemica, ma che nel contempo è investito dal progressivo acuirsi di fenomeni inflattivi e limitazioni di capacità produttiva e della logistica, Finanza.tech è riuscita a realizzare nell’anno un’ottima performance economico finanziaria.

La forte spinta verso la digitalizzazione, che ha investito diversi settori in risposta alle restrizioni legate alla pandemia globale, è stato un fattore determinante per il successo del modello di business di Finanza.tech e si prevede che continuerà a spingere la crescita della società anche nell’esercizio in corso.

Grazie alla capacità di rispondere ai cambiamenti del contesto economico e regolamentare dimostrata dalla società, il management fa affidamento per continuare a mantenere la traiettoria di crescita della società nell’esercizio in corso, anche in considerazione del mutevole contesto normativo che sta caratterizzando il business strategico dei crediti fiscali.

Il top management sta lavorando per rispondere al meglio agli ultimi cambiamenti normativi che hanno impattato l’operatività di questa service line nei primi mesi dell’anno, puntando a cogliere le opportunità che tali cambiamenti possono portare per un operatore con le competenze commerciali e tecnologiche come Finanza.tech.

I risultati raggiunti nell’esercizio precedente rappresentano una solida base per il proseguimento del percorso di crescita di Finanza.tech nel corso del 2022, anno in cui ci si aspetta un ulteriore miglioramento di tutti gli indicatori industriali, economici e finanziari.

In seguito dell’azione offensiva avviata dal governo russo nei confronti della nazione Ucraina, si prospettano profondi cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici ed economici mondiali.

Allo stato attuale Finanza.tech non è a conoscenza di impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, ma è allo stesso tempo consapevole che il perdurare della guerra e il conseguente inasprimento delle sanzioni che la Commissione Europea e gli altri Paesi stanno adottando verso la Russia avranno un impatto negativo anche sulle imprese dei Paesi non direttamente coinvolti nella guerra.

Questo scenario potrebbe certamente incidere indirettamente sulle performance di Finanza.tech nei prossimi mesi; tuttavia,ad oggi non vi sono segnali o informazioni che consentano una stima, seppur indicativa, degli impatti attesi.

Si segnala che Finanza.tech non risulta esposta direttamente verso questi due paesi. Nello specifico, l’esposizione patrimoniale al 31 dicembre 2021 verso l’Ucraina e verso la Russia è nulla.

Inoltre, la società opera con imprese appartenenti a differenti settori di attività e con dimensioni differenti.

Tale diversificazione dovrebbe consentire di mitigare il rischio di impatti negativi derivanti dalla guerra in Ucraina, anche in considerazione del fatto che alcuni settori sono stati e saranno colpiti dalle sanzioni in modo più significativo rispetto ad altri.

Resta incerto anche il quadro delle ripercussioni che il prolungarsi o l’evolversi del conflitto potrebbero comportare per il sistema finanziario internazionale e domestico. L’attività di Finanza.tech è certamente legata, in particolare, all’andamento complessivo del mercato del lending.

L’insorgere di eventuali fenomeni di razionamento del credito e/o politiche di restrizione dell’offerta di credito da parte degli intermediari finanziari (in particolare le banche) – per scelte strategiche e/o per interventi delle autorità monetarie – nei confronti della clientela (soprattutto imprese), in presenza di una potenziale domanda di finanziamenti insoddisfatta,inciderebbero senza dubbio negativamente sull’attività caratteristica di Finanza.tech.

Ogni informazione rilevante di cui la Società dovesse venire a conoscenza verrà prontamente comunicata al mercato,nel caso in cui la stessa dovesse consentire una stima degli impatti sulle performance derivanti dalla guerra.

Nicola Occhinegro, Ceo e founder di Finanza.tech, ha commentato: “Finanza.tech ha chiuso il 2021 con una crescita del fatturato superiore al 150% e un titolo quotato su Euronext Growth Milan, due fattori che confermano la validità della nostra strategia di crescita.

Siamo particolarmente soddisfatti della performance di alcune linee di business strategiche, in particolare della service line dei crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi. Il 2021 è stato anche l’anno della nostra quotazione in borsa, un grandissimo traguardo che ci consentirà di potenziare le nostre attuali linee di business, investire in tecnologia e rafforzare ulteriormente il team”.

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