IEG – La pandemia non intacca il valore del business model, FY21 ricavi a 102,5 mln (+28,5%) ed Ebitda positivo per 21,6 mln

Italian Exhibition Group (IEG) ha archiviato il 2021 con un Valore della Produzione in aumento a 102,5 milioni (+28,5%), un Ebitda positivo per 21,6 milioni (vs 1,8 mln 2020) e un risultato netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo in utile per 1,6 milioni (perdita di 11,3 mln 2020). Il gruppo ha raggiunto un solido set di risultati superiore alle attese degli analisti di Equita Sim e TP ICAP, nonostante l’esercizio sia stato caratterizzato dalle restrizioni da Covid-19 nei mesi in cui si svolgono i principali eventi (Vicenzaoro January e T-Gold, SIGEP, Beer & Food Attraction).

Nel 2021 IEG si è concentrata “nel mantenere i contatti con i propri clienti attraverso una serie di appuntamenti che si sono svolti in un primo momento in formato totalmente digitale, poi in presenza, garantendo a tutti gli attori coinvolti i massimi livelli di sicurezza. Nella seconda metà dell’anno l’attività è progressivamente ripartita con un fitto calendario autunnale che ha incluso sia eventi riposizionati dal primo semestre che eventi storicamente collocati in questo periodo. Le performance degli eventi del secondo semestre sono state soddisfacenti e la risposta del mercato conferma la strategicità dell’industria fieristica per lo sviluppo economico del nostro Paese e per l’internazionalizzazione del made in Italy”, spiega Corrado Peraboni, CEO di Italian Exhibition Group.

Entrando nel dettaglio dei risultati 2021, i ricavi operativi sono saliti del 28,5% a 102,5 milioni con una forte crescita nel quarto trimestre che ha contribuito per 60 milioni (17,9 mln contributi pubblici).

L’analisi del fatturato evidenzia subito un effetto “Covid Cancellati” causato dalla cancellazione degli eventi programmati nella prima parte dell’anno (-50 mln). La seconda metà dell’esercizio ha vissuto tuttavia una forte ripartenza del settore fieristico-congressuale “effetto Restart” che ha interessato tutte le linee di business con un contributo positivo di 39,9 milioni (+50%). Vicenzaoro September (settembre) ed Ecomondo (ottobre) hanno registrato importanti performance, permettendo un impatto positivo anche sui servizi correlati. In evidenza inoltre la crescita registrata in termini organici dagli eventi tenuti in entrambi gli esercizi e dall’ingresso di nuove manifestazioni, quali il Dubai Muscle Show organizzata dalla controllata HBG Events FZ LLC a Dubai (effetto organico, 9,6 mln; +12%). Contributo positivo è arrivato anche dalle partite non ricorrenti (one-off) con una variazione positiva per 27,5 milioni (+34,4%) mentre l’effetto calendario è stato di -4,2 milioni (-5,3%) riconducibile all’assenza dell’evento triennale ABTech.

Nel 2021 sono stati 31 gli eventi organizzati per un fatturato complessivo di 38,5 milioni a -27,4% su base annua, nonostante l’importante “effetto restart” e la “crescita organica” registrata. Gli eventi ospitati (8) hanno generato un fatturato di 2,1 milioni e gli eventi congressuali di 6,9 milioni (+171%). Crescita significativa del fatturato dei servizi correlati a 23 milioni (+10,2%). Spostando quindi l’analisi sui contributi a fondo perduto di carattere non ricorrente incassati nel periodo, questi sono pari a 28,2 milioni e a parziale ristoro delle perdite registrate nel 2020 e 2021 a causa del Covid-19.

Il breakdown trimestrale mette in luce la forte crescita degli eventi organizzati nel quarto trimestre per 26 milioni (+18,2 mln vs 7,8 mln 4Q20). Gli ottimi risultati registrati nel quarto trimestre, il primo di piena operatività, indicano anche un ritorno a una redditività operativa positiva anche al netto dei ristori.

Complessivamente nel 2021, come anticipato, l’Ebitda ha riportato un forte balzo a 21,6 milioni (vs saldo positivo per 1,8 mln nel 2020; Ebitda 4Q21 a 24,1 mln). L’Ebit 2021 si è attestato quindi a 2,9 milioni (Ebit negativo 21,6 mln 2020) e il risultato del periodo in un utile di pertinenza degli azionisti della capogruppo per 1,6 milioni (perdita di 11,3 mln 2020). Dal lato patrimoniale, la PFN ammonta a 105,6 milioni mentre la PFN non monetaria si è fissata a 69,6 milioni (indebitamento in calo di 24,2 mln rispetto a fine 2020). Nel corso dell’esercizio IEG ha presidiato con successo l’equilibrio finanziario e le proprie capacità di investimento e le scorte di liquidità a cui aggiungere linee di credito sono pari a un ammontare non inferiore a 60 milioni.

Spostando l’analisi sul 2022, l’attività fieristica è ripresa a pieno ritmo nel mese di marzo dove sono state riprogrammate le principali manifestazioni, Sigep, Vicenzaoro January, T.Gold e VO’Clock con risultati soddisfacenti. La manifestazione Vicenzaoro – The Jewellery Boutique ha registrato un incremento delle presenze pari al 24% rispetto all’edizione svolta lo scorso settembre. Focus inoltre sulla prima edizione di Jewellery Gem & Technology Dubai – organizzata in JV con Informa Markets – che ha superato le attese.

Il calendario fieristico resta confermato e prosegue la commercializzazione e promozione delle manifestazioni. Inoltre, IEG resta impegnata nelle attività di sviluppo internazionale. Ricordiamo in merito le diverse operazioni effettuate da inizio 2022, a partire dall’acquisizione degli assets per l’organizzazione di Brasil Trading Fitness Fair e la lettera d’intenti con Koelnmesse per lo sviluppo in JV della manifestazione Sigep in paesi extraeuropei dove la Fiera di Colonia è operativa (nel 2023 si terrà la prima edizione di Sigep China a fianco di Anufood a Shenzen). La società ha anche precisato di voler proseguire nel percorso di sviluppo internazionale nei prossimi mesi, affrontando dossier di penetrazione nei mercati americani, africani e asiatici.

La situazione geopolitica non preoccupa IEG che “non ha attività dirette nei Paesi coinvolti nel conflitto o colpiti dalle sanzioni dei Paesi occidentali“, oltre ad organizzare-ospitare manifestazioni riguardanti settori merceologici che non sono particolarmente esposti verso quei mercati e con un numero limitato di operatori provenienti da quei paesi.

Come sottolinea Peraboni, “Per concludere, lo scenario del settore e l’atteggiamento degli operatori ci induce a credere con convinzione che la situazione straordinaria indotta dalla pandemia non abbia intaccato la validità del modello di business di Italian Exhibition Group. La reazione positiva alla riapertura di fiere e congressi da parte del mercato e degli operatori rende evidente l’importanza strategica del settore fieristico-congressuale quale strumento non rinunciabile per le attività di commercializzazione e internazionalizzazione delle imprese”.

Outlook che supporta anche la valutazione positiva degli analisti. TP ICAP ritiene infatti che nel 2023 la società ritornerà su livelli prossimi al 2019 delle attività sia in termini di ricavi, sia di redditività. View positiva confermata anche dal potenziale rialzista incorporato nelle proiezioni degli analisti: TP ICAP stima un TP di 3,80 euro (potenziale upside +45%) ed Equita SIM un TP di 3,70 euro (potenziale upside +41,2%).