Mercati – Previsto avvio debole, in calo il greggio

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco sotto la parità, in un mercato appesantito dai rischi per l’economia posti dall’inflazione e dalla prospettiva di un contesto di politica monetaria meno accomodante.

Chiusura a due velocità venerdì a Wall Street, con i listini americani che non sembrano aver risentito eccessivamente della nuova impennata dei rendimenti obbligazionari. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,4%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,2%.

Una parte chiave della curva dei Treasury si è invertita, alimentando i timori di un rallentamento dell’economia. In particolare, il tasso sulla scadenza a cinque anni ha superato quello sul trentennale, un segnale che in passato ha anticipato una recessione.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,7%, mentre Shanghai arretra dello 0,3% dopo essere stata messa in lockdown. Positiva, invece, Hong Kong, che sale dello 0,8% sostenuta dai tecnologici.

Gli investitori continuano a monitorare l’evoluzione della guerra in Ucraina, ormai entrata nel suo secondo mese con le delegazioni di Mosca e Kiev che dovrebbero riprendere i colloqui questa settimana.

Mentre l’azionario globale ha recuperato terreno dai minimi seguiti allo scoppio del conflitto, rimangono gli interrogativi su quanto a lungo durerà l’avanzata dell’equity nel contesto di elevata inflazione.

Il proseguimento delle ostilità sta infatti complicando le forniture di alcune commodity chiave, alimentando le pressioni sui prezzi che contribuiscono a rafforzare le aspettative su una stretta più aggressiva da parte della Federal Reserve.

Perdono terreno, intanto, le quotazioni del greggio, appesantite dai timori per l’impatto sulla domanda della recrudescenza del Covid in Cina, con un nuovo lockdown a Shanghai, in attesa del meeting Opec+ in programma giovedì.