Mercati Usa – Apertura poco mossa, positivo solo il Nasdaq a +0,2%

Partenza incerta a Wall Street, con gli operatori che continuano a valutare i rischi per l’economia posti dall’inflazione e dalla prospettiva di un contesto di politica monetaria meno accomodante.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Nasdaq guadagna lo 0,2%.

A migliorare il sentiment dei mercati contribuiscono le speranze che si siano spiragli per una soluzione diplomatica al confitto in Ucraina, con la ripresa dei colloqui in presenza tra le delegazioni di Mosca e Kiev in Turchia.

Mentre l’azionario globale ha recuperato terreno dai minimi seguiti allo scoppio del conflitto, rimangono gli interrogativi su quanto a lungo durerà l’avanzata dell’equity nel contesto di elevata inflazione.

Il proseguimento delle ostilità sta infatti complicando le forniture di alcune commodity chiave, alimentando le pressioni sui prezzi che contribuiscono a rafforzare le aspettative su una stretta più aggressiva da parte della Federal Reserve.

Si stabilizza intanto il mercato obbligazionario, dopo il recente sell-off che ha portato il rendimento del Treasury a cinque anni a superare quello del trentennale, un segnale che in passato ha anticipato una recessione.

Il tasso sul decennale americano arretra di circa due punti base al 2,45% e quello del biennale sale di quattro punti base al 2,31%, appiattendo ulteriormente la curva dei rendimenti.

Sul Forex, invece, il cambio euro/dollaro arretra a 1,096 mentre il dollaro/yen balza a 123,8, sui massimi da sette anni dopo che la Bank of Japan ha annunciato l’acquisto di quantità illimitate di bond per mantenere i rendimenti al di sotto del proprio target.

Tra le materie prime, infine, in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent (-6%) a 110,4 dollari e il Wti (-6,5%) a 106,5 dollari, in scia ai timori per l’impatto sulla domanda di carburante della recrudescenza del Covid in Cina, dopo l’imposizione di misure di lockdown a Shanghai.