Il cda Mps dovrebbe riunirsi mercoledì 30 marzo per approvare il capital plan chiesto dalla BCE.
Lo si apprende da Reuters, secondo cui la banca dovrebbe riconfermare un fabbisogno di
capitale da 2,5 miliardi.
Nei giorni scorsi MF aveva riportato indiscrezioni secondo cui Mps dovrà sottoporre alla BCE entro fine marzo un piano aggiornato relativo al rafforzamento patrimoniale, aggiungendo che gli effetti causati dalla guerra in Ucraina potrebbero impattare sul fabbisogno della banca senese.
Il 30 luglio 2021 sono stati pubblicati i risultati dello stress test 2021, coerenti con il Capital Plan inviato alla BCE il 29 gennaio 2021. Il Capital Plan prevede un’operazione di rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi e la banca ha inviato alla BCE – su loro richiesta – un possibile programma che preveda l’emissione delle nuove azioni entro marzo/aprile 2022, specificando che, allo stato, l’eventuale aumento di capitale – attualmente solo ipotetico e la cui esecuzione è comunque subordinata all’approvazione da parte della DG Comp e la Banca Centrale Europea per gli aspetti rilevanti – rappresenta un’opzione di ripiego rispetto al perseguimento della “soluzione strutturale”.
Secondo rumor riferiti da Il Sole 24 Ore nei giorni scorsi, un quadro più chiaro sul fabbisogno di capitale lo si avrà solo nei prossimi mesi, realisticamente tra giugno e luglio, una volta che il neo Ceo Luigi Lovaglio predisporrà il nuovo piano industriale, tenendo anche conto dell’evolversi dello scenario macro.
Il quotidiano aggiunge che la ricapitalizzazione dovrà essere effettuata a condizione di mercato, probabilmente in autunno.
Anche secondo quanto riporta Reuters, Lovaglio punta a predisporre entro il prossimo mese di giugno un piano strategico aggiornato e a perfezionare l’aumento di capitale nel mese di ottobre.