Le grandi fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo hanno presentato la lista di candidati per il rinnovo del cda a valere sul triennio 2022-2024, all’ordine del giorno dell’assemblea del prossimo 29 aprile.
La lista include Gian Maria Gros-Pietro, Paolo Andrea Colombo, Carlo Messina, Franco Ceruti, Paola Tagliavini, Liana Logiurato, Luciano Nebbia, Bruno Picca, Livia Pomodoro Maria Alessandra Stefanelli, Bruno Maria Parigi, Francesca Masotti e, nella “sezione 2”, Fabrizio Mosca, Milena Teresa Motta e Maria Cristina Zoppo.
La fondazioni hanno poi proposto che il board rimanga composto da 19 consiglieri e la conferma di Gros-Pietro come presidente, Colombo come vice e Messina come Ad.
Compagnia San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione Cr Firenze e Fondazione Carisbo hanno così voluto assicurare, tra le altre cose, “la continuità di composizione con la conferma di un numero significativo di consiglieri uscenti, nel proposito di assicurare la conservazione del patrimonio di esperienze, di integrazione e di capacità di contributo, conseguito dal consiglio nel mandato trascorso”.
Lo scopo della lista, spiega una nota comune diffusa dagli enti, è quello di assicurare:
- la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della banca;
- gli obiettivi strategici determinati dal nuovo piano di impresa e dalle conseguenti esigenze di professionalità; la continuità di composizione con la conferma di un numero significativo di consiglieri uscenti, nel proposito di assicurare la conservazione del patrimonio di esperienze, di integrazione e di capacità di contributo, conseguito dal consiglio nel mandato trascorso;
- un riscontro concreto alle esigenze di continuare ad esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e integrazione delle professionalità e personalità, al fine di dare continuità anche alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del consiglio e del comitato per il controllo sulla gestione;
- permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei comitati endo-consiliari.