Mercati – Positivi su progressi Ucraina-Russia, Milano a +2,5%

Nel pomeriggio le principali borse europee continuano a viaggiare ben intonate con il FTSE di Milano in rialzo del 2,5% in area 25.331 punti. Il Cac40 di Parigi guadagna il 3,2%, il Dax di Francoforte il 2,9%, il FTSE100 di Londra lo 0,9% e l’Ibex35 di Madrid il 2,6%

Oltreoceano, apertura all’insegna degli acquisti anche per Wall Street con il Dow Jones a +0,8%, il Nasdaq a +1,2% e lo S&P500 a +0,8%.

I mercati hanno accolto positivamente le speranze di progressi nella direzione di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. In giornata si terrà il nuovo round di negoziati a Istanbul, dopo che ieri il presidente ucraino Zelensky aveva aperto alla possibilità di una “neutralità” del suo Paese per venire incontro alle richieste di Mosca.

Nel frattempo gli operatori continuano a monitorare gli impatti del conflitto, specialmente gli elevati costi delle commodity e l’impegno delle banche centrali a contrastare l’inflazione. Mercati vigili anche all’inversione della curva dei rendimenti dei Treasury che storicamente ha anticipato una potenziale recessione.

L’agenda macro odierna ha evidenziato una discesa del sentiment dei consumatori tedeschi al livello più basso in più di un anno. In calo anche la fiducia dei consumatori francesi di marzo a 91 punti (94 punti consensus; 97 punti febbraio). Nei prossimi giorni il focus si sposterà sull’inflazione della zona euro, da cui si attende un nuovo record, e sul job report statunitense.

Tra le materie prime, prosegue la discesa delle quotazioni del greggio con il Brent (-4,7%) a 104,34 dollari e il Wti (-4,9%) a 100,81 dollari, in scia al miglioramento della situazione in Ucraina Intanto sul Forex, il cambio euro dollaro sale a 1,1128 mentre il dollaro yen scende a 112,25.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 149 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,1%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap bene Diasorin (+8%), Unicredit (+7,4%) e Buzzi (+6,8%). In coda CNH (-2,8%), Tenaris (-3%) e Leonardo (-3,6%)