Nel 2021 Compagnia dei Caraibi ha registrato ricavi consolidati pari a 42,5 milioni, in progresso del 71% rispetto al 2020.
L’EBITDA si è attestato a 4,9 milioni (+132%) con il relativo margine al 11,5% (8,5% nel 2020).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 2,4 milioni (+142%).
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta ammonta a 7,2 milioni rispetto all’indebitamento finanziario netto di 4 milioni di fine 2020.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,065 euro con data stacco il 23 maggio e payment date il 25 maggio 2022.
L’andamento dei primi mesi del 2022 conferma le aspettative positive per gli obiettivi dell’anno in corso. Nonostante i significativi incrementi dei costi che stanno impattando sia sui listini prezzi dei fornitori, sia sulla supply chain, la società ritiene di poter tutelare adeguatamente le proprie marginalità, anche grazie ad un tempestivo intervento sui propri listini di vendita e a un efficientamento degli approvvigionamenti.
I due Paesi oggi direttamente coinvolti nel conflitto, Russia e Ucraina, non rappresentano mercati ancora attivi per la società nonostante per entrambi fosse in corso la definizione di accordi commerciali con partner locali. Per tale motivo, nonostante venga meno nel breve termine la possibilità di sviluppare tali mercati, si ritiene che l’impatto sui risultati attesi dalla società siano da ritenersi pressoché nulli.
Dal punto di vista dell’importazione e distribuzione in Italia o Europa di prodotti di origine Russa o Ucraina, si segnala che ad oggi vi è un solo prodotto di origine Russa importato dalla società. Sebbene i ricavi derivanti da tale prodotto siano di minima rilevanza, il fornitore dispone di una piattaforma logistica in Lituania presso il quale sono disponibili elevate quantità di stock. Si ritiene, pertanto, che nel medio termine non vi saranno impatti sul business.
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