Mercati – Apertura in ribasso per l’Europa, Ftse Mib a -0,3%

Apertura debole per le borse europee, dopo i guadagni di ieri in scia ai segnali di primi passi avanti nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina a seguito degli incontri tra le due delegazioni in Turchia.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 25.230 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), mentre resiste sulla parità il Ftse 100 di Londra (-0,03%).

Il sentiment dei mercati è sostenuto dalla presunta svolta nelle trattative tra Mosca e Kiev per arrivare a un cessate il fuoco, mentre si avvicina l’ipotesi di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelenskiy.

Gli operatori valutano la prospettiva di una de-escalation del conflitto che potrebbe ridurre le pressioni sui prezzi delle commodity, consentendo un allentamento dell’inflazione che rallenterebbe il ritmo di una stretta monetaria.

Il recupero dell’azionario globale rimane comunque fragile tra il proseguimento delle ostilità in Ucraina e i dubbi sulle reali intenzioni di Mosca, che ieri ha annunciato una riduzione della sua attività militare in direzione di Kiev.

Intanto, l’inversione di parte della curva dei rendimenti dei Treasury alimenta il dibattito sui rischi di un rallentamento dell’economia in un contesto in cui le banche centrali si preparano a ritirare i propri stimoli.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare di marzo dell’inflazione in Germania e la fiducia dei consumatori dell’Eurozona, mentre in Usa usciranno i dati sul Pil del quarto trimestre e i dati Adp sull’occupazione del settore privato.

Il tutto in attesa venerdì dell’uscita del Job Report ufficiale di marzo, che secondo le previsioni dovrebbe evidenziare un aumento dei non farm payroll di quasi mezzo milione e un calo del tasso di disoccupazione al 3,7%.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale oltre quota 1,11 e il dollaro/yen torna sotto la soglia di 122. Tra le materie prime rimbalzano le quotazioni del greggio con il Brent (+3,2%) a 110,2 dollari e il Wti (+2,5%) a 106,9 dollari, in vista del meeting Opec+ di domani.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 148 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,12%, dopo aver toccato un picco dal 2019 e mentre il titolo tedesco a due anni è salito sopra lo zero per la prima volta dal 2014.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Leonardo (+1,5%), Tenaris (+1%) ed Eni (+0,9%), mentre arretrano Nexi (-1,9%), Terna (-1,9%), Banco Bpm (-1,9%), Mediobanca (-1,7%), Amlifon (-1,4%), Buzzi Unicem (-1,4%) e Bper (-1,4%).