Mercati Usa – Apertura in lieve ribasso, si attenua ottimismo su colloqui Russia-Ucraina

Partenza negativa a Wall Street, dopo i dati sull’occupazione americana e mentre si attenua l’ottimismo per i progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.

Il sentiment dei mercati ieri aveva beneficiato delle speranze che i colloqui tra Mosca e Kiev potessero portare a breve a un cessate il fuoco, ma il Cremlino ha precisato che al momento non ci sono state delle svolte nelle trattative.

I dubbi sui negoziati di pace evidenziano come il recupero dell’azionario globale resti fragile, tra il proseguire delle ostilità e mentre gli alleati Nato valutano le reali intenzioni russe dopo la promessa di ridurre le operazioni militari in Ucraina.

Intanto, l’inversione di parte della curva dei rendimenti dei Treasury alimenta il dibattito sui rischi di un rallentamento dell’economia in un contesto in cui le banche centrali si preparano a ritirare i propri stimoli.

Il rendimento del decennale americano risale di circa quattro punti base al 2,43% e quello del biennale di circa un punto base al 2,37%.

L’attenuarsi dell’ottimismo su una de-escalation del conflitto spinge nuovamente al rialzo le quotazioni del greggio che rimbalzano dopo i cali di ieri, con il Brent (+3,5%) a 111,4 dollari e il Wti (+3,7%) a 108 dollari.

Nel frattempo, la Germania ha implementato un piano di emergenza per garantire gli approvvigionamenti energetici, preparandosi a una potenziale interruzione dei flussi di gas naturale da Mosca dopo la richiesta di pagamenti in rubli.

Sul fronte macro, in attesa del Job Report di venerdì, i dati Adp hanno evidenziato la creazione di 455 mila posti di lavoro nel settore privato Usa a marzo, rispetto ai 450 mila previsti dagli analisti e ai 486 mila della rilevazione precedente (rivista da 475 mila).

Infine, sul Forex il cambio euro/dollaro arretra in area 122 dopo che la moneta nipponica ha toccato i minimi da sei anni, mentre l’euro/dollaro risale a 1,113 sulle scommesse degli investitori che l’inflazione costringerà la Bce a porre fine all’era di tassi negativi prima di quanto anticipato.