Obbligazionario europeo sotto pressione in un clima appesantito dai timori per le prospettive economiche legate all’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione mentre si affievoliscono le speranze per un imminente accordo di pace in Ucraina.
Listini continentali perlopiù deboli con il Ftse Mib a -0,5%.
Lo scenario economico sta peggiorando in tutta Europa a causa della guerra in Ucraina mentre l’inflazione, già a livelli record, sta salendo ulteriormente e la Germania corre il pericolo di recessione a causa della sua dipendenza dall’energia russa.
Il conflitto in corso ha indebolito la fiducia nell’area dell’euro e portato le aspettative sui prezzi al consumo al livello più alto dal 1985. L’inflazione spagnola è aumentata al ritmo più rapido in quasi quattro decenni, mentre i dati tedeschi sono balzati al livello più alto dalla riunificazione di inizio anni ’90.
Di fronte a tale situazione la Germania ha intanto attivato un piano di emergenza per prepararsi a una potenziale interruzione del gas russo mentre si teme che la Russia possa ampliare l’elenco delle merci per le quali richiede il pagamento in rubli per includere grano, petrolio, metalli e altre materie prime.
Sul fronte geopolitico, gli alleati della NATO valutano se la promessa della Russia di ridurre le operazioni militari segni un punto di svolta nel conflitto o sia semplicemente un cambiamento delle tattiche di Mosca.
Tornando all’obbligazionario il Tesoro ha intanto collocato Btp a 5 e 10 anni per l’intero ammontare offerto di 6,5 miliari con rendimenti in aumento. Il tasso del Btp quinquennale è salito a 1,46% da 1,07% dell’asta di febbraio e quello del decennale è aumentato al 2,14% da 1,81%. La domanda complessiva è stata superiore a 8,7 miliardi.
Nel frattempo il tasso del Btp decennale aumenta al 2,19% (+8 bp) con uno spread a 149 punti (-1 bp).
Oltreoceano il tasso del T-Bond è stabile al 2,41% mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,115.
