Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno del 3% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+2,1%), beneficiando della seduta brillante del comparto bancario (+5,7%) e facendo meglio del Ftse Mib (+2,4%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Tuttavia, crescono le speranze di arrivare a una soluzione diplomatica dopo gli ultimi incontri tra le delegazioni russe e ucraine.
Sullo sfondo restano i timori per la crescita dell’economia globale, minacciata anche dall’elevata inflazione, con le relative ripercussione sulle politiche delle banche centrali.
L’ottimo andamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tutti in spolvero.
Sul listino principale in rimonta Nexi (+4,8%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring. Bene Exor (+4,3%), che ha annunciato una nuova iniziativa in Italia.
Sul Mid Cap ok doValue (+3,9%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (+0,3%) e illimity (+3,4%).
Sullo Small Cap flat Banca Intermobiliare (0,0%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e con Trinity salito oltre il 96% del capitale.