Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Automotive:
Giornata in ribasso per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,4%, il Dax lo 0,9% e il Ftse 100 lo 0,5%. A Wall Street, Dow Jones e S&P 500 arretrano dello 0,4% e il Nasdaq dello 0,6%.
Lo stabilimento Stellantis di Kaluga in Russia dovrà interrompere l’attività per carenza di componenti. Lo ha detto Carlos Tavares, ceo di Stellantis, in una conferenza stampa a Mirafiori dopo aver incontrato i sindacati italiani.
Il manager ha poi sottolineato la necessità di un approccio a 360 gradi sull’elettrico che fino ad ora non c’è stato. “Noi abbiamo iniziato ad avere questo approccio a 360 gradi, per esempio presentando il progetto di avere 5 gigafactory nel mondo: 3 in Europa e 2 arriveranno in America del Nord per un totale di 450 GWh l’anno entro 2030”.
Per l’approvvigionamento dei semiconduttori “dovremo trovare un altro modo per adattare la supply chain. Ci sono tante iniziative avviate in Europa e Nord America: tra 3-4 anni ci sarà un approvvigionamento europeo per l’Europa e uno nordamericano per il Nord America”.
Le richieste di Stellantis al governo italiano e in generale a tutti i governi europei sono tre: stabilità e visibilità sulle normative, investimenti per le infrastrutture di ricarica e meno barriere all’uso dell’automobile. Alla luce del fatto che la produzione dei veicoli elettrici costa il 50% in più rispetto a quelli tradizionali e che non ci possono essere incentivi per sempre, per Tavares i produttori da parte loro devono fare il meglio per abbassare i costi ma i governi devono sostenere gli acquisti delle classi medie e ridurre alcune barriere come l’ansia per la ricarica.
Infine, il Ceo ha sottolineano che il gruppo non ha bisogno di M&A. “Abbiamo un piano. Se vi diciamo che entro il 2030 le emissioni saranno ridotte del 50%, che avremo la neutralità carbonica, che venderemo al 100% Bev in Europa e 50% in Nord America, che i ricavi raddoppieranno e la redditività sarà sopra 10%, Stellantis sarà uno dei vincitori di questo periodo di transizione”.
