Mercati – Finale negativo per l’Europa e Piazza Affari (-1,1%), giù il petrolio

Le borse europee chiudono in calo e Wall Street prosegue in territorio leggermente negativo, con gli operatori intenti a valutare gli ultimi sviluppi dall’Ucraina e sul mercato petrolifero.

A Milano il Ftse Mib termina in ribasso dell’1,1% a 25.021 punti. Sotto la parità anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%). Oltreoceano, arretrano Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,2%) dopo pochi minuti di scambi.

Per l’azionario globale, quello che si conclude oggi rappresenta il peggior trimestre dal 2020, in un contesto appesantito dal conflitto in Ucraina e dall’elevata inflazione che sta costringendo le banche centrali ad accelerare la rimozione degli stimoli monetari.

Per alleviare le pressioni sui prezzi energetici, l’amministrazione statunitense starebbe valutando il rilascio di scorte petrolifere per circa 1 milione di barili al giorno. Arretrano di conseguenza le quotazioni del greggio con il Brent (-3,5%) a 107,6 dollari e il Wti (-4,2%) a 103,3 dollari, mentre l’Opec+ ha confermato anche a maggio l’attuale piano di graduali incrementi dell’output.

Focus sempre sui negoziati tra Russia e Ucraina, con l’obiettivo di arrivare al più presto al cessate il fuoco. Nel frattempo, Mosca ha affermato che interromperà i contratti di fornitura del gas in Europa se gli acquirenti non accetteranno di pagare in rubli.

I dati macroeconomici odierni evidenziano un’accelerazione dell’inflazione in Italia e Francia, mentre il tasso di disoccupazione in Italia è sceso all’8,5% a febbraio. In Cina, l’attività manifatturiera a marzo ha subito una contrazione, riflettendo i primi effetti dei nuovi lockdown.

Negli Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite poco oltre le attese a 202 mila unità e la spesa aggiustata per l’inflazione è diminuita il mese scorso, poiché i prezzi hanno indebolito la domanda. Il tutto, aspettando il job report in uscita domani.

Sul Forex l’euro/dollaro ritraccia a 1,11 dopo il recupero di ieri, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 121,4.

Poco mosso lo spread Btp-Bund a 149 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,03%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono Terna (+3,3%), Generali (+3,2%) e  Saipem (+2,8%), mentre arretrano Telecom Italia (-7,05%), Iveco (-5,6%) e Nexi (-4,3%).