Mercati – Marginali ribassi nel Vecchio Continente, in calo il petrolio

Borse europee deboli e futures di Wall Street poco mossi, con focus in particolare sulla discesa del petrolio e sull’evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali.

A Piazza Affari il Ftse Mib scambia poco sotto la parità (-0,1%) in area 25.265 punti, lievemente negativo come il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%). I derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq puntano verso una partenza in frazionale rialzo, dopo i ribassi della seduta precedente.

L’azionario globale si appresta ad archiviare il peggior trimestre dal 2020, in un clima sempre appesantito dalle incertezze legate al conflitto in Ucraina e all’elevata inflazione che sta costringendo le banche centrali ad accelerare la rimozione degli stimoli monetari.

Per alleviare le pressioni sui prezzi energetici, l’amministrazione statunitense starebbe pensando ad un rilascio massiccio di scorte petrolifere, all’incirca 1 milione di barili al giorno. Arretrano di conseguenza le quotazioni del greggio con il Brent (-4,5%) a 106,4 dollari e il Wti (-5,2%) a 102,1 dollari, aspettando anche la riunione dell’Opec+ che dovrebbe confermare anche a maggio l’attuale piano di graduali incrementi dell’output.

Sul fronte bellico, dovrebbero riprendere oggi in videoconferenza i colloqui tra Russia e Ucraina, con la speranza di organizzare nelle prossime settimane un incontro fra i leader Putin e Zelenskiy per cessare le ostilità.

Nel frattempo, la Germania sostiene di aver ricevuto dal presidente russo l’ok per continuare a pagare il gas naturale in euro, in una mossa che rappresenterebbe un parziale dietrofront rispetto alla precedente richiesta di pagamento in rubli.

I dati provenienti dall’agenda macroeconomica evidenziano un’accelerazione dell’inflazione in Italia e Francia, come già accaduto in Germania e Spagna, mentre il tasso di disoccupazione in Italia è sceso all’8,5% a febbraio. In Cina, l’attività manifatturiera a marzo ha subito una contrazione, riflettendo i primi effetti dei nuovi lockdown. Nel pomeriggio dagli Usa sono attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, oltre al deflatore dei consumi, aspettando il job report in uscita domani.

Sul Forex l’euro/dollaro ritraccia a 1,112 dopo il recupero di ieri, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si stabilizza in area 122.

Stabile lo spread Btp-Bund a 148 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,08%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate si distingue Saipem (+3,7%) dopo il via libera di Sace ad una garanzia su un prestito fino a 691 milioni. Bene anche Generali (+3,1%) e Terna (+1,1%), mentre arretrano Telecom Italia (-4,7%), Nexi (-3,2%) e Iveco (-2,5%).