Mercati Usa – Apertura in lieve ribasso

Partenza poco mossa a Wall Street con il focus degli operatori rivolto sul nuovo tonfo del petrolio e sull’evoluzione dei negoziati tra Russia e Ucraina. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,1%.

L’azionario globale è sulla strada per chiudere il peggior trimestre da due anni, tra le preoccupazioni su un rallentamento della crescita e con la guerra in Ucraina che ha innescato un’impennata della volatilità nel mercato delle commodity.

I mercati sono inoltre innervositi dalla prospettiva di un ritiro più rapido degli stimoli monetari da parte delle banche centrali, con l’elevata inflazione che costringe a un intervento più aggressivo sui tassi di interesse.

In calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,7%) a 107,3 dollari e il Wti (-4,3%) a 103,2 dollari, in scia alle indiscrezioni secondo cui gli Stati Uniti starebbero considerando il rilascio di 1 milioni di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche per raffreddare i prezzi.

Intanto, come da attese, l’Opec+ ha confermato l’accordo per aumentare la produzione di 432.000 barili al giorno anche a maggio, nonostante le pressioni di Washington per accelerare il ritmo di incrementi dell’offerta.

Sul Forex il biglietto verde torna a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, in attesa dell’uscita domani dei dati sull’occupazione Usa. Il cambio euro/dollaro scende a 1,107 e il dollaro/yen si mantiene a 121,7.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di circa due punti base al 2,33% e quello del biennale è stabile al 2,31%.