Dopo la diffusione dei risultati 2021 di Esautomotion, KT&Partners ha confermato la raccomandazione ‘add’ sul titolo e il fair value a 8,25 euro, pari a un potenziale upside di oltre il 60% rispetto alle quotazioni attuali.
La boutique finanziaria sottolinea come il titolo tratti a sconto del 67% e del 53% rispettivamente sull’EV/EBITDA e sul P/E rispetto ai peers.
La società ha chiuso il 2021 con ricavi in aumento del 62% a 28,3 milioni, sovraperformando la divisione FA di FANUC, uno dei leader di mercato nel settore CNC, che è cresciuta del 50% nello stesso periodo.
Nello scorso anno, gli sforzi di Esautomotion sono rimasti concentrati sull’implementazione della strategia basata su: un’ulteriore penetrazione dei mercati più resilienti (Cina e Turchia) e quelli ad alto potenziale (Usa); rafforzare la forza lavoro assumendo figure chiave in R&D e logistica; ampliare la propria offerta con prodotti complementari per far leva su opportunità di cross e up selling.
Il tutto accompagnato da un deciso miglioramento della redditività, con un Ebitda cresciuto a tripla cifra a 8 milioni portando l’incidenza sui ricavi al 28,1% (+800 punti base), mentre l’utile netto è raddoppiato a 5 milioni.
Secondo i dati UCIMU (l’industria italiana delle macchine utensili), nel 2021 la produzione ha registrato un +22,1% anno su anno raggiungendo i 6,3 miliardi, sebbene ancora al di sotto dei livelli pre-Covid a causa delle criticità nella supply chain.
Per il 2022, UCIMU prevede una crescita a doppia cifra del 10,9% rispetto al 2021, con una spinta ai consumi domestici che continuerà ad arrivare anche dalle misure del governo a sostegno del rinnovo e della digitalizzazione delle macchine.
In tale contesto, sull’onda dei risultati 2021 e dei buoni segnali del primo trimestre 2022, KT&Partners ha confermato le stime 2022-2024 aggiornate lo scorso febbraio in scia ai dati preliminari diffusi da Esautomotion.
I ricavi sono previsti in aumento a un Cagr 2021-2024 dell’8%, trainati dal crescente contributo dei paesi esteri (come Cina, Turchia e Stati Uniti), dal recupero della domanda globale e dalle opportunità di cross selling sugli attuali clienti.
Per il 2022, l’Ebitda margin è prudentemente stimato al 28,2%, sostanzialmente in linea allo scorso anno, per poi salire al 28,7% nel 2024, mentre la liquidità netta è attesa migliorare di circa 12 milioni a 21,7 milioni nel 2024.
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