Mercati Usa – Apertura positiva dopo il Job Report, in rialzo i rendimenti dei Treasury

Partenza positiva a Wall Street nella prima seduta di aprile e del secondo trimestre e dopo i dati sui non farm payroll di marzo. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.

Sul fronte macro, lo scorso mese l’economia americana ha creato 431 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, al di sotto dei 490 mila stimati dagli analisti e dei 750 mila di febbraio, rivisti al rialzo da 678 mila.

Il tasso di disoccupazione è diminuito oltre le attese al 3,6% dal 3,8% del mese precedente (3,7% il consensus), mentre i salari medi orari sono cresciuti dello 0,4% su base mensile in linea alle attese e accelerando rispetto al +0,1% di febbraio.

Numeri che nel complesso sembrano poter rafforzare l’ipotesi di una Federal Reserve più aggressiva nell’alzare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, spingendo al rialzo i rendimenti dei Treasury.

Il tasso sul biennale sale di circa dieci punti base al 2,44% superando quello del decennale, che avanza di nove punti base al 2,43%, ed evidenziando un potenziale segnale recessivo.

Gli investitori hanno iniziato il nuovo trimestre continuando a valutare l’impatto del conflitto in Ucraina, l’isolamento della Russia e la svolta sempre più hawkish della Federal Reserve sull’outlook dell’economia.

Secondo il capo economista Ocse, Laurence Boone, i governi non sono sufficientemente al corrente dell’impatto di lungo termine dell’invasione russa in Ucraina sull’economia.

Nelle scorse settimane, l’organizzazione con sede a Parigi aveva stimato che gli effetti del conflitto costeranno un punto percentuale alla crescita globale quest’anno e spingeranno ulteriormente al rialzo l’inflazione del 2,5% dai livelli già elevati.

Ancora in ribasso le quotazioni del greggio, dopo le indiscrezioni secondo cui il Regno Unito seguirà gli Usa nel rilascio di riserve strategiche e mentre Gazprom ha cominciato a dire ai propri clienti come pagare il gas in rubli.

Il Brent cede lo 0,8% a 103,9 dollari e il Wti l’1,2% a 99,1 dollari. Sul Forex, infine, il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,104 e il dollaro/yen risalito a 122,9.