Servizi Finanziari (-1,4%) – Male doValue (-3,8%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dell’1,4% e in linea all’analogo indice europeo (-1,2%), risentendo della frenata del comparto bancario (-2,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,1%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo, resta la speranza di arrivare a una soluzione diplomatica dopo gli ultimi incontri tra le delegazioni russe e ucraine anche se arrivano segnali contrastanti.

Sullo sfondo restano i timori per la crescita dell’economia globale, minacciata anche dall’elevata inflazione, con le relative ripercussione sulle politiche delle banche centrali.

Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale stop per Nexi (-4,3%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring e con Deutsche Bank che ha ceduto lo 0,27% del capitale a 11 euro per azione. Lettera su Exor (-2,4%), che ha annunciato una nuova iniziativa in Italia.

Sul Mid Cap frena doValue (-3,8%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (-0,7%) e illimity (-1,2%).

Sullo Small Cap flat Banca Intermobiliare (0,0%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e vicina al delisting.