Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata in frazionale rialzo per le borse europee: il Ftse Mib guadagna lo 0,1%, il Ftse 100 lo 0,2% e il Dax lo 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq sale dell’1,1% e lo S&P 500 dello 0,3%, mentre il Dow Jones arretra dello 0,1%.
In rialzo le quotazioni del greggio dopo le perdite della scorsa settimana, mentre l’Unione europea sta studiando nuove sanzioni ai danni della Russia e l’Arabia Saudita ha aumentando ulteriormente i prezzi per i buyer in Asia.
Nell’ottava appena conclusa, il petrolio ha registrato il maggior calo settimanale da due anni, dopo che gli Usa hanno annunciato un rilascio di riserve strategiche record per contrastare l’impennata dei prezzi.
Exxon Mobil stima che i risultati di produzione del primo trimestre possano superare un record di sette anni, con utili operativi provenienti dall’estrazione di petrolio e gas che potrebbero raggiungere i 9,3 miliardi di dollari, in aumento di 1,9-2,7 miliardi di dollari rispetto ai 6,6 miliardi del trimestre precedente.
I risultati definitivi potrebbero però essere penalizzati da svalutazioni per le attività russe di Exxon legate al progetto Sakhalin-1. La società il mese scorso ha annunciato l’uscita graduale dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. La major ha 4 miliardi di dollari di asset a rischio di potenziale sequestro e potrebbe subire un impatto tra l’1 e il 2% su produzione e ricavi.
Infine, la società ha annunciato che investirà 10 miliardi di dollari in un quarto progetto di produzione oil nell’offshore della Guyana.