Prima seduta della settimana all’insegna degli acquisti per le principali borse asiatiche, con il rally di Hong Kong, spinto dalla mossa della Cina per allentare una controversia con gli Stati Uniti sugli audit.
I titoli tecnologici cinesi a Hong Kong sono aumentati del 3% dopo che Pechino ha cercato di modificare una regola che impedisce alle società quotate offshore di condividere dati finanziari sensibili con le autorità di regolamentazione straniere. Mossa che potrebbe consentire agli Stati Uniti di ottenere il pieno accesso agli audit, riducendo il rischio che le aziende cinesi perdano le loro quotazioni a Wall Street.
Intanto gli operatori stanno valutando la prospettiva di sanzioni più rigide alla Russia per la guerra in Ucraina. Alcuni governi europei stanno spingendo per nuove sanzioni a causa della notizia che le truppe russe hanno giustiziato civili disarmati nelle città ucraine.
Per la fine di questa settimana sono attese le minute della Fed, che formeranno le opinioni sulle probabilità di un aumento del tasso di mezzo punto percentuale a maggio e forniranno dettagli chiave su come la banca centrale ridurrà il suo bilancio.
Il presidente della Fed di New York John Williams ha affermato che una “sequenza di passi” può riportare i tassi a livelli più normali. Dal canto suo, Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, ha detto che l’aumento dell’inflazione e un mercato del lavoro teso rafforzano la tesi per un aumento di mezzo punto a maggio.
Venerdì scorso infatti il rapporto sull’occupazione Usa ha rafforzato la tesi della Fed per aumentare i costi dei prestiti. Gli Stati Uniti hanno aggiunto 431.000 posti di lavoro a marzo, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 3,6%, vicino al minimo pre-pandemia.
Infine, sul fronte covid, in Cina la maggior parte dei 25 milioni di residenti di Shanghai sono sotto una qualche forma di blocco Covid. I media statali hanno anche segnalato un nuovo sottotipo della variante Omicron.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,1045 e il dollaro yen a 122,64. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 105,32 dollari e il Wti (+08%) a 100,08 dollari al barile. Oro a 1.924,70 dollari l’oncia (+0,1%).
Tornando ai listini asiatici, orfani delle borse cinesi chiuse per festività, Hong Kong ha guadagnato l’1,8%.
In Giappone, Nikkei sulla parità mentre Topix in rialzo dello 0,3%.
Il tutto dopo le chiusure in verde di venerdì a Wall Street: Nasdaq (+0,3%), S&P 500 (+0,3%) e Dow Jones (+0,4%).