Mercati – Europa incerta con sguardo a nuove sanzioni contro Mosca

Mattinata poco mossa per le borse europee e i futures di Wall Street, con l’attenzione sempre rivolta alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze sull’economia.

Il Ftse Mib di Milano è sostanzialmente invariato (+0,1%) in area 25.180 punti, mediamente in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Frazionali rialzi per i derivati su S&P500 e Nasdaq, flat il future sul Dow Jones, dopo la chiusura positiva di venerdì per tutti e tre i principali indici americani.

L’Unione Europea ha condannato la Russia per le atrocità commesse dai suoi militari in diverse città ucraine e sta lavorando “con urgenza” per predisporre ulteriori sanzioni. Oggi sarà dunque diramata la quinta lista di prodotti (da cui restano ancora esclusi quelli energetici) per i quali sarà vietato il commercio con Mosca, in attesa dell’approvazione formale domani dalla Commissione europea. Dinamica che riduce l’ottimismo per un esito positivo nei negoziati in programma oggi, in videoconferenza.

Resta sotto osservazione la curva dei rendimenti dei Treasury, che ha fatto segnare un’inversione tra la scadenza biennale e quella trentennale per la prima volta dal 2007, alimentando i timori per un rallentamento dell’economia.

Preoccupazioni legate al conflitto e alla prospettiva di una stretta monetaria più aggressiva da parte della Federal Reserve per contrastare l’inflazione. Mercoledì, riflettori puntati sulle minute dell’istituto, da cui potrebbero emergere dettagli sull’entità del prossimo aumento dei tassi e sull’avvio della riduzione del bilancio entro fine anno. L’ipotesi più accreditata al momento sembra essere quella di un incremento di 50 punti base nella riunione di maggio.

Una prospettiva rafforzata anche dagli ultimi interventi degli esponenti della banca centrale, tra cui il presidente della Fed di New York, John Williams e Mary Daly della Fed di San Francisco, secondo cui l’aumento dell’inflazione e un mercato del lavoro rigido giustificano un ritocco di mezzo punto percentuale.

Sul Forex l’euro/dollaro ritraccia a 1,102, mentre il cambio fra biglietto verde e yen è pressoché stabile in area 122,6. Annullano i precedenti rialzi le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 104,3 dollari e il Wti (+0,1%) a 99,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,07%.

Tornando a Piazza Affari, arretra Telecom Italia (-3,7%), dopo l’accordo di riservatezza con Cdp Equity per avviare il colloquio sulla rete unica con Open Fiber. Attesa per oggi, invece, una lettera di Kkr in cui il fondo preciserà di non volere procedere con un’offerta formale senza la concessione della due diligence. In calo anche Saipem (-2,7%) e Interpump (-2,6%), mentre avanzano Amplifon (+2,5%), Moncler (+2,6%) e Leonardo (+2,7%).