Mercati asiatici – Movimenti cauti, chiuse Cina e Hong Kong

Seduta cauta per le principali piazze finanziarie asiatiche, orfane di Cina e Hong Kong chiuse per festività, mentre gli investitori restano focalizzati sugli ultimi sviluppi dall’Ucraina e le mosse delle banche centrali.

In particolare, l’Unione europea sta lavorando “con urgenza” a nuove sanzioni contro Mosca, a fronte delle atrocità commesse dai militari russi a Bucha, valutando anche un embargo delle forniture di gas, mentre gli Stati Uniti potrebbero attuare ulteriori misure punitive già questa settimana.

Occhi nel frattempo anche sulle decisioni delle banche centrali e su quanto rapidamente sarà necessario inasprire le politiche monetarie per contrastare l’aumento dell’inflazione.

In tal senso importanti segnali sono attesi dai verbali della Fed, in uscita domani sera, che dovrebbero fornire dettagli sull’entità del prossimo rialzo dei tassi (previsto un ritocco da 50 punti base a maggio) e sull’avvio della riduzione del bilancio dell’istituto.

Il governatore della Bank of Japan (BOJ), Haruhiko Kuroda, continua intanto a sostenere come la debolezza dello yen avvantaggi l’economia giapponese nel suo insieme, in contrasto con alcune opinioni di mercato secondo cui il declino della valuta sia invece dannoso.

Kuroda ha anche ribadito l’intenzione dell’istituto nipponico di mantenere una politica monetaria estremamente accomodante, anche se si prevede che l’aumento dei costi del carburante spingerà l’inflazione vicino all’obiettivo del 2%.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,097 e il dollaro yen a 122,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,7%) a 109,4 dollari e il Wti (+1,7%) a 105,00 dollari al barile. Oro a 1.930 dollari l’oncia (-0,2%).

Tornando ai listini asiatici, orfani di Cina e Hong Kong, il Giappone è poco mosso con il Nikkei a +0,1% e il Topix a -0,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (+1,9%), S&P 500 (+0,8%) e Dow Jones (+0,3%).