Mercati – Europa senza direzione, Piazza Affari al palo

Mattinata cauta per le borse europee mentre i futures di Wall Street viaggiano sostanzialmente invariati, con l’attenzione sempre rivolta alla guerra in Ucraina e alle nuove sanzioni contro la Russia.

Il Ftse Mib di Milano oscilla intorno alla parità (-0,1%) in area 25.150 punti. Positivi il Dax di Francoforte (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), deboli invece il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%). Stabili i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo la chiusura positiva della seduta precedente per tutti e tre i principali indici americani.

Il sentiment resta parzialmente frenato dall’incertezza legata al conflitto e al suo impatto sull’economia, in un contesto caratterizzato da una progressiva rimozione degli stimoli monetari da parte delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione. Anche la ripresa del Covid-19 in Europa e in Asia e i rinnovati lockdown in Cina stanno offuscando le prospettive di crescita globale.

L’Unione Europea sta ultimando i lavori per varare un nuovo pacchetto di sanzioni, dopo le atrocità delle truppe di Mosca in Ucraina, anche se la dipendenza dai rifornimenti energetici russi ha finora impedito di includere petrolio e gas fra i prodotti vietati. Intanto, i pagamenti del debito in dollari dai conti del governo russo presso le istituzioni finanziarie statunitensi sono stati interrotti.

Per quanto riguarda la politica monetaria si attendono le minute della Federal Reserve in uscita domani sera, per valutare i ritmi con cui la banca centrale statunitense aumenterà i tassi e ridurrà le sue partecipazioni obbligazionarie.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti oggi gli indici Pmi servizi e composito dei principali Paesi europei. Nel complesso, l‘economia dell’eurozona ha mantenuto un forte tasso di crescita a marzo, rallentando solo marginalmente rispetto al massimo di cinque mesi riportato a febbraio. La spinta principale all’espansione è stata fornita dal settore terziario, mentre la produzione manifatturiera ha registrato un tasso di incremento più debole.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,098 e il cambio fra biglietto verde e yen è pressoché stabile in area 122,8. In rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,5%) a 109,1 dollari e il Wti (+1,6%) a 104,9 dollari, in scia ai timori di interruzioni nell’offerta a causa del conflitto.

Sul mercato obbligazionario, l’attenzione rimane focalizzata prevalentemente sull’inversione della curva dei rendimenti dei Treasury, che segnala l’aspettativa per un rallentamento dell’economia.

Lo spread Btp-Bund invece si amplia a 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,15%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Recordati (+2,9%), Diasorin (+2,4%) e Campari (++2,2%) mentre arretrano Azimut (-1,8%), Italgas (-1,7%) e Stm (-1,5%).