Friulchem – Qualità dei prodotti e continui investimenti in R&D tra i principali driver

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel corso del 2021, nonostante la difficile situazione mondiale abbia creato uno scenario sempre più competitivo. Friulchem è una realtà sempre più apprezzata, e i nostri clienti riconoscono la nostra unicità e la qualità delle soluzioni offerte”. Con queste parole l’AD Disma Giovanni Mazzola commenta i numeri 2021 del primo bilancio consolidato, conseguente alla costituzione di FC France, che mostra vendite per 22,9 milioni, Ebitda a 1,6 milioni e utile netto di 0,1 milioni. Nonostante il clima complessivamente appesantito dalle tensioni inflattive e dai timori per la guerra in Ucraina nonché di cautela per il covid, la società prevede per il 2022 una crescita delle vendite e un risultato economico positivo, anche alla luce dei risultati dei primi mesi di quest’anno.

Modello di Business

Friulchem è una PMI innovativa e uno dei principali operatori italiani attivi a livello internazionale in ricerca e sviluppo e nella produzione per conto terzi (CDMO) di semilavorati e prodotti finiti contenenti principi attivi farmaceutici e integratori alimentari, con particolare specializzazione nel drug delivery per il settore veterinario.

La società è una delle poche CDMO in Europa focalizzata nel trattamento delle penicilline e caratterizzata da una forte attività di R&D, con laboratori certificati UE. 

Il modello di business è costituto da due distinte BU:

  • Veterinaria dedicata prevalentemente alla lavorazione di principi attivi per la produzione di semilavorati e prodotti finiti (granuli o polveri di integratori alimentari);
  • Umana dedicata sia alla ricerca e sviluppo di Dossier di farmaci equivalenti e genericabili, sia alla fornitura del farmaco generico ai clienti licenziatari.

Ultimi avvenimenti

Friulchem prosegue nel percorso di crescita firmando a dicembre 2021 un nuovo contratto, della durata di 5 anni, con un’importante realtà internazionale che produce e commercializza  alimenti  per  animali  domestici, per lo sviluppo di un alimento complementare probiotico in compresse con tecnologia proprietaria FC-Cubes, per il benessere e l’equilibrio intestinali in cani e gatti di tutte le età.

Contratto che segue quello siglato nello stesso mese con un’azienda farmaceutica italiana, di durata quinquennale, per lo sviluppo e la fornitura di integratori, con tecnologia proprietaria FC-Cubes, destinati ai piccoli animali.

Accordi che vanno a consolidare ulteriormente lo sviluppo di Friulchem già rafforzato con il closing dell’acquisizione, il 2 luglio 2021, tramite la controllata FC France SAS, del ramo d’azienda, comprendente il sito produttivo di Magny-en-Vexin, di proprietà della società francese Virbac SA, tra le principali multinazionali del settore veterinario, quotata alla borsa di Parigi, per un corrispettivo di 4,8 milioni. Contestualmente FC France e Virbac hanno firmato un accordo commerciale decennale che disciplina la fornitura a quest’ultima di tutti i prodotti realizzati ad oggi nello stabilimento.

“Questa operazione si inserisce nel nostro quadro strategico che vede tra i propri pilastri la crescita per linee esterne, come peraltro già annunciato in fase di Ipo, e lo sviluppo di prodotti a nome Friulchem in campo veterinario”, commenta Disma Giovanni Mazzola, AD di Friulchem.

A giugno 2021 Friulchem ha ottenuto le certificazioni Food Safety System Certification (FSSC) 22000 per la preparazione di miscele per additivi in polvere e compresse masticabili per il benessere degli animali, e FAMI-QS, per la commercializzazione di specialty feed ingredients e produzione di loro miscele. 

Conto economico

Si premette che la società ha redatto per la prima volta il bilancio consolidato 2021 che recepisce i valore di FC France, costituita nel maggio 2021, ma operativa dal 1° luglio. I risultati consolidati mostrano vendite per 22,9 milioni, di cui 16,3 milioni (71% del totale) realizzate dalla divisione veterinaria (11,9 milioni riferiti alla capogruppo) e 6,6 milioni dal business Umana. L’Ebitda risulta pari a 1,6 milioni, con una marginalità al 6,4%, e l’Ebit a 0,7 milioni, con un margine a circa il 2,8%, mentre l’utile netto si attesta a 0,1 milioni. Sul fronte patrimoniale emerge un patrimonio netto di 10,8 milioni e un indebitamento finanziario netto pari a 3,1 milioni.

La sola capogruppo ha consuntivato vendite aumentate in un anno dell’11% a 18,5 milioni, grazie all’introduzione di nuovi prodotti e nuovi clienti. La positiva performance, unitamente alla minore incidenza dei costi di produzione e alla crescita dei ricavi dei prodotti a più elevata marginalità, spinge l’Ebitda a 1,2 milioni (+93%), configurando un Ebitda margin al 6,4% (+290 bp).

L’Ebit torna positivo per 0,4 milioni, rispetto ai 0,3 milioni di perdita di fine 2020, con un Ros pari a circa il 2%.

Friulchem chiude il 2021 in sostanziale pareggio, dopo 0,3 milioni di deficit di fine 2020.

Breakdown ricavi

Il positivo andamento di Friulchem è attribuibile ad entrambe le business unit. Nel dettaglio, le vendite della divisione Veterinaria, con un’incidenza del 64,3%, sono aumentate del 4% a 11,9 milioni, dinamica riconducibile all’incremento del fatturato dello stabilimento Friulano e alla crescita delle milestone di R&D di nuovi prodotti veterinari. Invariate invece le vendite di prodotti veterinari commercializzati.

La Business Unit Umana ha registrato ricavi aumentati del 26% a 6,6 milioni (35,7% del totale), beneficiando delle buone performance di alcuni dossier farmaceutici umani di proprietà. 

Stato patrimoniale

Considerando la sola capogruppo, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 3 milioni (1,1 milioni al 31 dicembre 2020), dinamica che sconta l’esborso per l’acquisto del 53% del capitale di FC France e per la liquidazione del TFR del 2021 e riflette la crescita del capitale circolante netto.

Il patrimonio netto è sostanzialmente stabile a 10,4 milioni.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il board, sulla base dei dati consolidati previsionali elaborati per il 2022, stima una crescita del volume delle vendite ed un risultato economico positivo, anche in relazione all’andamento manifestato nei primi mesi.

La società sempre attenta alla situazione socio-sanitaria, sta intanto riscontrando, per ciò che riguarda le tensioni inflattive registrate a partire da ottobre 2021 e acuite a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, aumenti del costo dei principi attivi – materie prime, energia elettrica e gas, trasporti e imballi che potranno avere un impatto economico a partire dai primi mesi dell’anno in corso con un incremento complessivo dei costi di produzione sia sui prodotti veterinari che su quelli umani.

Friulchem ha posto in atto a partire da inizio anno una strategia di difesa dei margini di profitto differenziata per ciascuna tipologia di cliente/prodotto.

Dal punto di vista dell’approvvigionamento delle merci la società segnala tensioni sulle consegne di materie prime, tali da non pregiudicare tuttavia il normale andamento del business e il volume di consegne ai clienti finali.

Sul fronte dei numeri CFO SIM (Euronext Growth Advisor), nello studio del 28 marzo 2022, alza le stime su ricavi, Ebitda e utile netto per il 2022-23 di Friulchem evidenziando inoltre come il gruppo sia pronto a “sfruttare le sue comprovate capacità di ricerca e sviluppo per acquisire nuovi clienti e stia esplorando nuove opportunità di investimento al fine di consolidare ulteriormente il posizionamento competitivo nel mercato dei CDMO in ambito veterinario”.

Gli analisti stimano per fine 2022 uno sviluppo del fatturato consolidato del 24,9% a 28,6 milioni. Crescita attesa anche nel biennio successivo con ricavi in progressivo aumento fino a 31,9 milioni nel 2024 (CAGR 2021-24: +11,7%).

Gli stessi proiettano l’Ebitda dell’esercizio corrente a 2,2 milioni, per poi attestarsi a 2,9 milioni a fine periodo previsionale (CAGR 2021-24: +21,9%). Allo stesso modo stimano un progressivo incremento dell’Ebit, atteso a 1,2 milioni nel 2022 e a 1,9 milioni nel 2024 (CAGR 2021-24: +39,5%).

L’utile netto è previsto a 0,4 milioni nell’anno in corso mentre nel biennio successivo è stimato rispettivamente a 0,8 e 0,9 milioni.

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è atteso in progressivo calo fino a 1,6 milioni al termine del triennio.

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