Global Markers Auto – Stellantis: verso quinto anno di calo della produzione in Italia con carenza chip

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Automotive:

Giornata in calo per i mercati azionari: il Ftse Mib cede il 3%, il Dax il 2,6% e il Ftse 100 l’1%. A Wall Street, il Nasdaq perde il 2,5%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,7%

In forte calo Stellantis dopo che la Fim-Cisl ha sottolineato come la mancanza di semiconduttori impatti negativamente sulla produzione di auto del gruppo, soprattutto nello stabilimento di Melfi e per i veicoli commerciali di Sevel. La produzione di Stellantis Italy ha segnato nel primo trimestre un calo del 13,5% rispetto al 2021 a 180.174 unità tra autovetture e veicoli commerciali. Nel dettaglio, la produzione di auto ha segnato un -2,6%, mentre quella di veicoli commerciali è crollata del 30,4% in termini di volumi.

Se confrontati con il periodo pre-Covid e quindi al 2019, la situazione mantiene lo stesso livello di perdita complessiva nei volumi con un -13,2% (auto+veicoli commerciali), con le autovetture in forte peggioramento del -9,4% e i veicoli commerciali del -20,5%.

Il 2022 si prefigura quindi come il quinto anno consecutivo di calo della produzione di Stellantis in Italia: nel periodo 2017-2021 si era perso il 35% della produzione complessiva da 1,035 milioni a 673.574 veicoli (-45% le auto) e con la tendenza di ulteriore riduzione evidenziata nei primi tre mesi 2022 il rischio è quello di scendere su base annua sotto le 600.000 unità complessive tra auto e veicoli commerciali (-42% rispetto al 2017), con una produzione auto sotto le 400.000 unità (-48% sul 2017).

Comau, società parte di Stellantis attiva nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale, ha presentato N-220-2.7, un robot di nuova generazione con prestazioni e automazione più elevata e a costi bassi, con applicazioni nel settore automotive, Food & Beverage, logistica e nel campo di metalli, plastiche e prodotti chimici.

Volkswagen si prepara a ridurre il numero di modelli a combustione entro la fine del decennio e a vendere nel complesso meno auto, concentrandosi piuttosto sulla produzione di veicoli premium a maggior valore aggiunto. Il range di veicoli a benzina o diesel, pari ad almeno 100 modelli divisi tra diversi brand, sarà ridotto del 60% in Europa nei prossimi 8 anni.

Renault sta valutando la quotazione delle auto elettriche. Nel corso di una presentazione agli analisti la casa francese ha anticipato la possibilità di quotare la divisione già nel corso del 2023. Nel perimetro dello spinoff dovrebbe confluire anche la piattaforma di car sharing Mobilize.

Intanto, Moody’s ha fissato il rating sulla casa francese a Ba2 con outlook che rimane negativo.