Mercati asiatici – In ribasso dopo le dichiarazioni di Lael Brainard

Le vendite scattate ieri a Wall Street hanno portato a dei ribassi diffusi sui principali indici del continente asiatico, specialmente a Hong Kong e in Giappone. Il sentiment è stato penalizzato dalla prospettiva di una rapida riduzione del bilancio della FED.

Le dichiarazioni da “falco” di Lael Brainard della Federal Reserve, secondo cui la banca centrale americana continuerà a inasprire metodicamente la politica monetaria hanno amplificato le vendite durante la seduta statunitense con maggiori ripercussioni sui titoli tecnologici.

Il controllo dell’inflazione è infatti fondamentale, ha affermato Brainard, indicando che la FED potrebbe iniziare a tagliare il proprio bilancio già a maggio. Prospettiva che ha amplificato i timori degli operatori, preoccupati da una possibile recessione segnalata anche dall’inversione della curva dei rendimenti sull’obbligazionario.

In Cina, il Purchasing Managers Index (Pmi) composito di marzo è calato a 43,9 punti (50,1 punti a febbraio) e l’indicatore relativo al settore dei servizi a 42 punti (consensus 49,7 punti) dai 50,2 punti di febbraio. L’attività nel settore dei servizi ha visto la riduzione più veloce in due anni e mezzo, complice l’inasprimento dei contagi osservato.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,0885 e il dollaro yen a 123,94. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 107,10 dollari e il Wti (+0,2%) a 102,17 dollari al barile. Oro a 1.920 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, vendite consistenti in Giappone con il Nikkei a a -1,6% e il Topix a -1,3%.

Lettera anche a Hong Kong (-1,3%) mentre Shangai (-0,2%) e Shenzen (-0,4%) hanno contenuto il ribasso giornaliero.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-2,3%), S&P 500 (-1,3%) e Dow Jones (-0,8%).