Il Consiglio di amministrazione di Eni ha deliberato, in linea con il Piano Strategico 2022-2025, di sottoporre all’Assemblea degli azionisti la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un periodo fino al 30 aprile 2023, previa revoca per la parte non ancora eseguita della delibera assembleare del 12 maggio 2021.
Tale proposta riguarda l’acquisto di azioni proprie per un esborso minimo di 1,1 miliardi, incrementabile in funzione dello scenario del prezzo del Brent. In particolare, Eni aggiornerà la propria valutazione sullo scenario relativo al programma di buyback a luglio e a ottobre.
n presenza di scenari di prezzo del Brent superiori a $90 al barile, Eni procederà ad aumentare il controvalore complessivo del programma di buyback per un ammontare pari al 30% del Free Cash Flow incrementale associato (in ogni caso il programma di buyback non potrà essere superiore a complessivi 2,5 miliardi) e per un quantitativo massimo di azioni pari al 10% delle azioni ordinarie in cui sarà suddiviso il capitale sociale di Eni ad esito dell’annullamento delle azioni proprie acquistate nel 2021.
Difatti l’Assemblea, convocata in sede straordinaria per l’11 maggio prossimo è chiamata altresì ad annullare 34.106.871 azioni proprie, acquisite nell’ambito del precedente programma di buyback. Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all’Assemblea, che sarà convocata nel 2023 per l’approvazione del bilancio dell’esercizio al 31 dicembre 2022, la proposta di annullamento delle azioni proprie acquistate fino alla data di convocazione dell’Assemblea stessa, in esecuzione del citato nuovo programma di buyback, con la precisazione che l’annullamento verrà realizzato senza riduzione del capitale sociale in considerazione dell’assenza del valore nominale delle azioni Eni.
Ad oggi, Eni detiene 65.838.173 azioni proprie pari all’1,83% circa del capitale sociale (di cui, ad esito del proposto annullamento, residueranno 31.731.302 azioni proprie pari allo 0,89% circa del capitale sociale post annullamento).