Mercati – Apertura positiva per l’Europa, a Milano occhi su Atlantia

Apertura positiva per le borse europee, all’indomani della diffusione delle minute della Federal Reserve e con gli operatori sempre intenti a valutare l’evoluzione dalla situazione in Ucraina e le sanzioni alla Russia.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 24.640 punti. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre arretra il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Dai verbali della riunione di marzo della Fed, in cui ha alzato il costo del denaro per la prima volta dal 2018, è emersa la possibilità di rialzi dei tassi da 50 punti base e l’intenzione di accelerare al contempo la riduzione dei bond in portafoglio.

L’istituto di Washington sta considerando un quantitative tightening a un ritmo di 95 miliardi di dollari al mese, con l’obiettivo di ridurre di oltre 1.000 miliardi di dollari all’anno il proprio ingente bilancio da circa 9.000 miliardi di dollari.

Mosse volte a contrastare un’inflazione salita sui massimi da quarant’anni e che secondo la banca centrale Usa potrebbe aumentare ulteriormente per le conseguenze della guerra, soprattutto sui mercati delle commodity.

Intanto la Russia rischia il default tecnico dopo che una banca straniera ha rifiutato di eseguire le istruzioni di pagamento su due bond per un importo di circa 650 milioni di dollari, costringendo Mosca a effettuare il versamento in rubli.

Sul fronte macro in agenda in mattinata i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Bce e i dati sulle vendite al dettaglio di febbraio nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi disoccupazione.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,092 sebbene sulla moneta unica permanga la minaccia di sanzioni dell’Ue alle forniture energetiche russe e della vittoria di Marine Le Pen alle elezioni francesi, mentre il dollaro/yen è stabile a 123,8.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 102,4 dollari e il Wti (+1,4%) a 97,6 dollari, recuperando terreno dopo il calo di ieri seguito alla decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle riserve di emergenza.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26%.

Tornando a Piazza Affari, non fa prezzo in avvio Atlantia, dopo che la società spagnola ACS del magnate Florentino Perez ha raggiunto un accordo esclusivo con i fondi di investimento GIP e Brookfield per la possibile acquisizione di una quota di maggioranza nel business delle autostrade della società.

In rialzo Telecom Italia (+1,5%), Finecobank (+1,4%), Unipol (+1,2%), Recordati (+1,2%), Bper (+1%) e Banco Bpm (+1%).