Mercati – Bene Piazza Affari (+1,2%) e gli eurolistini prima delle minute Bce

Andamento perlopiù positivo per le borse europee e per i futures di Wall Street, dopo le vendite dei giorni scorsi alimentate dalla prospettiva di una stretta monetaria più aggressiva da parte della Fed e dall’incertezza sulla guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia. Attesi in tarda mattinata i verbali relativi all’ultimo meeting della Bce.

Il Ftse Mib di Milano guadagna l’1,2% in area 24.740 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), mentre arretra leggermente il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Variazioni positive entro lo 0,4% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Le minute della Federal Reserve diffuse ieri hanno mostrato una banca centrale statunitense pronta ad accelerare il rialzo dei tassi e la riduzione dei bond in portafoglio per contrastare l’inflazione, come anticipato in precedenza dal governatore Lael Brainard.

In particolare, l’istituto si appresta ad effettuare ritocchi di 50 punti base al costo del denaro e sta considerando la dismissione di asset al ritmo di 95 miliardi di dollari al mese, per un totale di circa 1.000 miliardi all’anno.

Intanto la Russia rischia il default tecnico dopo che una banca straniera ha rifiutato di eseguire le istruzioni di pagamento su due bond per un importo di circa 650 milioni di dollari, costringendo Mosca a effettuare il versamento in rubli nonostante questa soluzione sia stata respinta dalle banche internazionali.

La Commissione Europea ha varato il quinto pacchetto di sanzioni, che include lo stop alle importazioni di carbone e la chiusura di porti e strade, ma lavora anche su provvedimenti aggiuntivi che colpiscano il petrolio russo.

Dinamica che aumenta la volatilità sul mercato delle commodities, con le quotazioni del greggio in recupero dopo il calo innescato dalla decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle riserve di emergenza. Il Brent avanza dello 0,9% a 102,0 dollari e il Wti dello 0,8% a 97,1 dollari.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,089 in attesa delle minute della Bce, mentre il cambio fra biglietto verde e yen rimane in area 123,7.

Dall’agenda macroeconomica si attendono i dati americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, dopo quelli sulle vendite al dettaglio di febbraio dell’Eurozona (+0,3% mensile, +5% annuo).

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26%.

Tornando a Piazza Affari, spicca Atlantia (+7,7%) per la quale si profila una battaglia tra il consorzio formato da Acs e i fondi GIP e Brookfield da un lato e Blackstone in accordo con i Benetton dall’altra.

In rialzo anche Telecom Italia (+4,4%) nel giorno del Cda sul dossier KKR e l’offerta di CVC per la minoranza del business enterprise. Bene Hera (+2,8%) e A2A (+2,5%) mentre arretra Diasorin (-2%) e viaggiano deboli Generali (-0,6%) e Saipem (-0,5%).