Mercati Usa – Apertura debole, in evidenza HP

Partenza in lieve ribasso a Wall Street, dopo che le minute della Federal Reserve diffuse ieri hanno fornito maggiore chiarezza sull’impegno della banca centrale Usa a contrastare l’inflazione.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,5%, lo S&P 500 cede lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,1%.

Dai verbali della riunione di marzo della Fed, in cui ha alzato il costo del denaro per la prima volta dal 2018, è emersa la possibilità di rialzi dei tassi da 50 punti base e l’intenzione di accelerare al contempo la riduzione dei bond in portafoglio.

L’istituto di Washington sta considerando un quantitative tightening a un ritmo di 95 miliardi di dollari al mese, con l’obiettivo di ridurre di oltre 1.000 miliardi di dollari all’anno il proprio ingente bilancio da circa 9.000 miliardi di dollari.

Mosse che, sebbene rappresentino una svolta hawkish, forniscono maggiore chiarezza sulla traiettoria di politica monetaria agli investitori, preoccupati che una stretta troppo aggressiva possa avere effetti negativi sulla crescita economia.

Intanto il rendimento del decennale americano sale di altri tre punti base al 2,63%, dopo essere balzato di 20 punti base nelle ultime tre sessioni, mentre quello del biennale arretra di circa due punti base al 2,45%

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 166 mila unità, al di sotto delle 200 mila previste dal consensus e alle 171 mila della rilevazione precedente.

Sul Forex il biglietto verde rifiata leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,092 e il dollaro/yen sostanzialmente stabile a 123,9.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 101,9 dollari e il Wti (+1%) a 97,2 dollari, dopo il calo di ieri seguito alla decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle riserve di emergenza.

Tornando a Wall Street, HP balza di oltre il 12% in avvio dopo che Berkshire Hathaway, la holding del magnate americano Warren Buffet, ha comparto una partecipazione della società del valore di circa 4,2 miliardi di dollari.