Mercati Usa – Previsto avvio poco mosso dopo le minute della Fed

I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza poco mossa a Wall Street dopo che le minute della Federal Reserve diffuse ieri hanno fornito maggiore chiarezza sull’impegno della banca centrale a contrastare l’inflazione.

Chiusura negativa ieri per i principali indici americani, che hanno perso terreno per il secondo giorno consecutivo ancora guidati dalla discesa dei tecnologici. Il Nasdaq ha ceduto il 2,2%, lo S&P 500 l’1% e il Dow Jones lo 0,4%.

Dai verbali della riunione di marzo della Fed, in cui ha alzato il costo del denaro per la prima volta dal 2018, è emersa la possibilità di rialzi dei tassi da 50 punti base e l’intenzione di accelerare al contempo la riduzione dei bond in portafoglio.

L’istituto di Washington sta considerando un quantitative tightening a un ritmo di 95 miliardi di dollari al mese, con l’obiettivo di ridurre di oltre 1.000 miliardi di dollari all’anno il proprio ingente bilancio da circa 9.000 miliardi di dollari.

Mosse che, sebbene rappresentino una svolta hawkish, forniscono maggiore chiarezza sulla traiettoria di politica monetaria agli investitori, preoccupati che una stretta troppo aggressiva possa avere effetti negativi sulla crescita economia.

Intanto, la Commissione europea ha varato il quinto pacchetto di sanzioni, che include lo stop alle importazioni di carbone e la chiusura di porti e strade, lavorando però anche su provvedimenti aggiuntivi che colpiscano il petrolio russo.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 166 mila unità, al di sotto delle 200 mila previste dal consensus e alle 171 mila della rilevazione precedente.

Per quanto riguarda l’azionario, nel premarket HP balza di circa il 12% dopo che Berkshire Hathaway, la holding del magnate Usa Warren Buffet, ha comparto una partecipazione di circa l’11,4% del valore di 4,2 miliardi di dollari.