Obbligazioni – Rendimenti europei in calo nella mattinata

Prima metà di seduta in calo per i tassi europei all’indomani della diffusione delle minute della Fed e in attesa dei verbali Bce mentre restano monitorati gli sviluppi in Ucraina e l’impatto della guerra sull’economia.

Listini continentali perlopiù positivi con il Ftse Mib a +1%.

Dai verbali del meeting di metà marzo della banca centrale americana, che ha alzato il costo del denaro per la prima volta dal 2018, di un quarto di punto, emerge che molti membri del board si sono detti favorevoli ad aumentare i tassi più rapidamente nei prossimi mesi per contrastare l’inflazione elevata, evidenziando che “uno o più aumenti di 50 punti base potrebbero essere appropriati nelle riunioni future, in particolare se le pressioni inflazionistiche rimangono elevate o si intensificano”.

Inoltre hanno delineato i piani per ridurre il bilancio di oltre 1 trilione di dollari all’anno.

Nuovi segnali potrebbero intanto arrivare dalle minute della Bce in uscita nel pomeriggio.

In Cina, invece i funzionari utilizzeranno gli strumenti di politica monetaria al “momento opportuno” e prenderanno in considerazione altre misure per aumentare i consumi, secondo quanto emerso da una riunione del Consiglio di Stato presieduta dal premier Li Keqiang.

Sullo sfondo restano i timori legati alla guerra in Ucraina e alle conseguenze economiche mentre proseguono gli sforzi per tenere sotto controllo i costi delle materie prime.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale scende al 2,26% (-9 bp), dopo essere salito ieri fino al 2,38% (massimo dal 18 marzo 2020), con uno spread a 163 punti (-5bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond flette al 2,58% (-2bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,088.