Global Markets Energy – Greggio azzera i guadagni dallo scoppio della crisi Ucraina

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata in rialzo per le borse europee: il Ftse Mib guadagna l’1,5%, il Dax l’1% e il Ftse 100 l’1,1%. A Wall Street, il Nasdaq cede l’1,2% e lo S&P 500 lo 0,4%, mentre il Dow Jones resiste sulla parità.

Poco mosse le quotazioni del greggio, avviandosi a chiudere la seconda settimana consecutiva in calo dopo il rilascio di riserve strategiche da parte di diversi paesi e tra i timori per l’impatto sulla domanda dei nuovi lockdown in Cina.

Gli stati membri Iea rilasceranno 60 milioni di barili nel corso dei prossimi sei mesi, con gli Stati Uniti che sbloccheranno una quantità corrispondente nell’ambito del rilascio di 180 milioni di barili annunciato a marzo.

Intanto, il Congresso Usa ha approvato un embargo sul petrolio russo, mentre l’Unione europea sta a sua volta considerando il divieto dopo aver già annunciato sanzioni contro le importazioni di carbone da Mosca

Secondo alcune indiscrezioni, la produzione di greggio e gas condensato russo è calata a 10,52 milioni di barili al giorno nel periodo tra l’1 e il 6 aprile, rispetto alla media di 11,01 milioni di marzo.

La recente discesa dei prezzi ha fatto perdere a Brent e Wti la maggior parte dei guadagni registrati in seguito allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, dopo aver toccato nelle settimane immediatamente successive all’inizio delle ostilità i massimi dal 2008.