Mercati – Apertura in rialzo per l’Europa, a Milano ancora focus su Atlantia e Tim

Apertura in rimonta per le borse europee dopo i ribassi delle scorse sedute, in un mercato ancora intento a valutare i messaggi hawkish della Federal Reserve, l’evoluzione della situazione in Ucraina e i nuovi lockdown in Cina.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,5% in area 24.670 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid +1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Gli operatori si trovano a fronteggiare le campagne delle banche centrali per fronteggiare le pressioni inflazionistiche. Dalle minute della Fed è emersa l’intenzione dell’istituto di Washington di ridurre il proprio bilancio per oltre 1.000 miliardi di dollari all’anno, alzando al contempo i tassi di interesse.

I verbali della Bce relativi al meeting di marzo diffusi ieri, invece, hanno evidenziato che un gran numero di consiglieri era propenso a procedere sulla strada del ritiro dello stimolo monetario, ritenendo mature o quasi le condizioni per l’aumento dei tassi.

Intanto gli Usa hanno messo in guardia sul rischio che la guerra in Ucraina possa durare per mesi o addirittura anni. L’Unione europea ha raggiunto un accordo per bandire le importazioni di carbone dalla Russia, le prime sanzioni del blocco che vanno a colpire i ricavi energetici di Mosca.

Sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute sulla prospettiva di una decisa stretta monetaria della Fed, con il cambio euro/dollaro arretra a 1,086 e il dollaro/yen torna sopra quota 124.

In rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 101,4 dollari e il Wti (+0,9%) a 96,9 dollari, impostate comunque per chiudere la settimana in ribasso in scia al rilascio di milioni di barili dalle riserve strategiche e ai lockdown in Cina che pesano sulla domanda.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,30%.

Tornando a Piazza Affari, ancora in rialzo Atlantia (+3,5%), dopo che l’azionista di riferimento Edizione si è detto non interessato alla proposta dei fondi Gip e Brookfield per l’acquisizione del gruppo.

Bene anche Moncler (+2,8%), Stellantis (+2,4%), Bper (+2,4%) e Ferrari (+2,4%), mentre arretra Telecom Italia (-1,7%) dopo che il board ha deciso di non concedere a Kkr la due diligence perché non ha confermato la precedente manifestazione d’interesse e il prezzo che aveva indicato.