Mercati – Milano +2,1% con Banco Bpm e Atlantia, Bce studia strumenti contro rialzo tassi

Chiusura positiva per le borse europee, mentre Wall Street procede contrastata ma al di sopra dei minimi intraday, grazie anche ai rumors su uno strumento di crisi allo studio della Bce da implementare in caso di rialzi eccessivi dei rendimenti obbligazionari nelle economie più deboli della zona euro.

Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso del 2,1% a 24.819 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%) e il Ftse 100 di Londra (+1,6%). Oltreoceano, invece, viaggiano senza una direzione precisa Dow Jones (+0,7%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,7%).

Per l’azionario è stata un’ottava volatile, appesantita dai messaggi restrittivi delle banche centrali e dalle incertezze legate all’impatto della guerra e delle sanzioni contro la Russia, mentre in Asia preoccupa la recrudescenza del virus che ha portato nuovi lockdown.

In settimana l’UE ha deciso lo stop alle importazioni di carbone, colpendo gli ingenti introiti che Mosca genera dalle forniture energetiche, in attesa di nuovi eventuali provvedimenti sul petrolio. Dinamica che tuttavia alimenta i timori per ulteriori pressioni sui prezzi delle materie prime. Un discorso che vale anche per i prodotti alimentari, sempre più cari e scarsi a causa del conflitto, mentre gli Usa ipotizzano che la guerra possa durare mesi o addirittura anni.

Per contrastare l’inflazione sempre più elevata, la Fed è decisa ad alzare i tassi di interesse e ad avviare la riduzione del bilancio per oltre 1.000 miliardi di dollari all’anno, come emerso dalle minute dell’ultimo meeting di marzo, diffuse mercoledì.

Successivamente, il presidente della Federal Reserve Bank of St. Louis, James Bullard, ha dichiarato la sua preferenza per un aumento del tasso di riferimento al 3%-3,25% nella seconda metà del 2022, mentre Charles Evans di Chicago e il suo omologo di Atlanta, Raphael Bostic, sono favorevoli a un aumento dei tassi al livello neutrale, continuando a monitorare nel frattempo la performance dell’economia.

Ieri, inoltre, i verbali della Bce relativi alla riunione di marzo hanno evidenziato la propensione, da parte di diversi consiglieri, a procedere con il ritiro degli stimoli monetari.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,0875 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si rafforza a 124,3, con la valuta americana sostenuta dai messaggi hawkish della banca centrale americana.

Le quotazioni del greggio viaggiano ancora in rialzo, con il Brent (+0,8%) a 101,4 dollari e il Wti (+1%) a 97,1 dollari, pur avviandosi ad archiviare la settimana in rosso, complice il rilascio di milioni di barili dalle riserve strategiche e i lockdown in Cina che pesano sulla domanda.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,37%.

Tornando a Piazza Affari, vola Banco Bpm (+10,2%) dopo che Credit Agricole ha acquistato una partecipazione del 9,2% nell’istituto italiano. Ancora in netto rialzo Atlantia (+8,7%), sulla possibilità di un’opa da 22 euro per azione da parte della famiglia Benetton e di Blackstone.

In luce anche Tenaris (+4,5%) ed Eni (+4,2%). Arretrano invece Amplifon (-2,1%), Nexi (-0,9%) e Telecom Italia (-0,9%) dopo che il board ha deciso di non concedere a KKR la due diligence.