Mercati – Apertura debole per l’Europa, a Milano Ftse Mib a -0,3%

Apertura sotto la parità per le borse europee, in una settimana che vedrà la diffusione dei dati sull’inflazione Usa, la riunione della Bce e l’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 24.750 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%), mentre resiste in positivo il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

Il sentiment dei mercati continua ad essere condizionato dall’atteggiamento più hawkish della Federal Reserve, dalla volatilità dei prezzi delle commodity causata dalla guerra in Ucraina e dai timori per un rallentamento dell’economia.

L’attenzione nei prossimi giorni sarà rivolta soprattutto sui dati sull’inflazione Usa di marzo e sul meeting della Bce, in cui potrebbe essere accelerato il ritiro degli stimoli monetari con Goldman Sachs che ora si attende due rialzi dei tassi di interesse nel 2022.

Focus, inoltre, sull’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street, che come di consueto prenderà il via con i risultati delle grandi banche statunitensi tra cui Citigroup, JP Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Wells Fargo.

Per quanto riguarda il conflitto, oggi si terrà un nuovo vertice dei ministri degli esteri Ue sul tema delle sanzioni alla Russia, mentre Mosca ha dichiarato che sospenderà le aste di bond per il resto del 2022 a causa dei proibitivi costi del debito.

Sul fronte macro, l’inflazione in Cina a marzo è salita dell’1,5% su base annua, rispetto al +1,4% atteso dagli analisti e dal +0,9% del mese di febbraio. I prezzi alla produzione, invece, sono cresciuti dell’8,3% (+8,1% il consensus) rallentando rispetto al +8,8% di febbraio.

Intanto sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, sostenuto dalla risalita dei rendimenti dei Treasury in scia ai messaggi restrittivi della Fed. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,088 e il dollaro/yen balza a 125,4.

In Europa, Macron è emerso vincitore al primo round delle elezioni presidenziali in Francia con un vantaggio sottile nei confronti della rivale Marine Le Pen, allontanando i timori degli investitori su una Parigi più euroscettica.

Tra le materie prime ancora in rosso le quotazioni del greggio dopo due settimane consecutive di ribassi, con il Brent (-1,7%) a 101 dollari e il Wti (-2%) a 96,3 dollari, appesantite ancora dalle preoccupazioni per i nuovi lockdown in Cina.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,41%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Prysmian (+2%), Unicredit (+1,4%) e Bper (+1%), mentre arretrano Atlantia (-2%), Pirelli (-1,1%) e Nexi (-1%).