Intesa Sanpaolo ha aggiornato la raccomandazione a Hold (da Buy) sul titolo Iniziative Bresciane (INBRE) e il prezzo obiettivo a 21,50 euro (da 24,20 euro), valore che incorpora un upside implicito del 4,4% rispetto al prezzo di 20,6 euro del 7 aprile 2022.
Aggiornamento giunto a valle dei risultati al 31 dicembre 2021, chiusi con ricavi in crescita su base annua del 12,8% a 22,5 milioni. Un dato che tuttavia risulta inferiore alle stime degli analisti, pari a 24,2 milioni (-7%), a causa delle minori precipitazioni registrate nell’esercizio e di un eccezionale evento alluvionale di agosto relativo all’impianto ‘Iscla-Edolo’, che ha avuto un impatto negativo sulla produzione di energia elettrica.
A fine dicembre 2021, ricorda Intesa, INBRE può contare su una capacità installata di 57 GW (48,1 MW del 2020), che “dovrebbe crescere ulteriormente grazie agli investimenti in Toscana e raggiungere i 63,0 GW a fine anno”. Tuttavia, “a causa delle minori quantità di precipitazioni nel 1Q22, abbiamo rivisto al ribasso la nostra previsione di produzione da 233 GWh a 192 GWh nel FY22E”.
Al contempo, gli esperti sottolineano che “le precipitazioni nel 2Q e nel periodo ottobre-novembre sono più rilevanti per la produzione, quindi dovremmo avere maggiore visibilità nei prossimi mesi” e notano che “circa il 10% degli impianti di INBRE è esposto alla volatilità dei prezzi e quindi dovrebbe beneficiare di prezzi dell’elettricità più elevati”.
Inoltre, nel primo semestre 2022 INBRE “dovrebbe ricevere un risarcimento assicurativo di circa 1,3 milioni relativo all’incidente dell’impianto ‘Iscla-Edolo'”.
Per il 2022 Intesa prevede ricavi a 28,5 milioni e un utile netto di 6,0 milioni.
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