Mercati – Europa debole ma attenua i ribassi in scia a Wall Street

Le borse europee proseguono in calo mentre Wall Street ha aperto in rialzo dopo i dati sull’inflazione di marzo. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 24.660 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Oltreoceano, scambiano in territorio positivo Dow Jones (+0,8%), S&P500 (+1%) e Nasdaq (+1,5%).

Il report odierno sui prezzi al consumo statunitensi ha evidenziato un’accelerazione all’8,5% dal 7,9% di febbraio, superando le attese degli analisti (+8,4%). Su base mensile, il dato ha segnato un aumento dell’1,2%, in linea con le previsioni (+0,8% a febbraio), mentre l’indice core ha registrato una crescita dello 0,3% congiunturale, minimo da settembre 2021, e del 6,5% tendenziale.

Dati che confortano parzialmente il mercato ma al tempo stesso confermano le persistenti pressioni inflazionistiche, esacerbate dalla guerra in Ucraina e dagli impatti dei nuovi lockdown cinesi sulla supply chain. Motivi per cui la Fed è intenzionata ad accelerare l’inasprimento della politica monetaria, con un ciclo serrato di rialzi dei tassi e la riduzione del proprio bilancio.

Intanto, la World Trade Organization ha sottolineato che la guerra in Ucraina rallenterà la ripresa dell’economia globale dalla crisi pandemica, riducendo lo scambio di beni e danneggiando il commercio mondiale.

Sul Forex, l’euro/dollaro si assesta in area 1,087 e il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 125,2. In giornata è stato diffuso anche l’indice Zew tedesco sulla fiducia degli investitori istituzionali, in calo meno delle attese a -41 punti.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+5,6%) a 103,95 dollari e il Wti (+5,4%) a 99,4 dollari, dopo i ribassi delle ultime settimane che avevano fatto perdere la maggior parte dei guadagni innescati dal conflitto in Ucraina.

Si allenta la tensione sull’obbligazionario, con il rendimento del T-Bond in calo al 2,73% dopo aver toccato i massimi dal 2018 in area 2,8%, mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano in diminuzione al 2,41%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Ferrari (+2,5%), Cnh (+2,4%) e Tenaris (+2,2%) mentre arretrano in particolare Unicredit (-3,3%), Bper (-2,8%) e Diasorin (-2,6%).