Mercati – Risalgono dai minimi aspettando inflazione Usa, Piazza Affari -0,3%

Le borse europee riducono i precedenti cali ma restano in territorio negativo mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi in attesa dei dati chiave sull’inflazione statunitense di marzo.

Il Ftse Mib di Milano cede lo 0,3% in area 24.680 punti, debole come il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%), flat l’Ibex 35 di Madrid. Sostanzialmente invariati i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo i cali della vigilia.

Il report odierno sui prezzi al consumo americani dovrebbe mostrare un’ulteriore accelerazione, toccando un picco dell’8% e alimentando le aspettative di persistenti pressioni inflazionistiche. Preoccupazioni rafforzate dagli effetti della guerra in Ucraina sulle forniture di materie prime e dai nuovi lockdown in Cina, con impatti negativi sulle catene di approvvigionamento.

Intanto prosegue la risalita dei rendimenti dei Treasury, con il tasso sul T-Bond sui massimi dal 2018 in area 2,8%, mentre il dollaro si avvia a registrare la miglior striscia positiva dal 2020.

Segnali che riflettono la prospettiva di una stretta monetaria più aggressiva da parte della Federal Reserve, decisa a contrastare l’inflazione con un ciclo di rialzi dei tassi e riducendo al contempo il proprio bilancio.

Ieri anche il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, a lungo considerato uno dei membri più accomodanti dell’istituto di Washington, ha aperto ad un’accelerazione del ritmo di ritocchi al costo del denaro.

Sul Forex, il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, spingendo l’euro/dollaro in calo a 1,087 e il cambio tra biglietto verde e yen in rialzo a 125,6.

Dall’agenda macro si segnala anche l’indice Zew tedesco sulla fiducia degli investitori istituzionali, in calo meno delle attese a -41 punti.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+3,1%) a 101,5 dollari e il Wti (+2,8%) a 97,1 dollari, dopo i ribassi delle ultime settimane che avevano fatto perdere la maggior parte dei guadagni innescati dal conflitto in Ucraina.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,48%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Leonardo (+4%), Ferrari (+2,7%) e Tenaris (+2,2%) mentre arretrano in particolare Diasorin (-2,6%), Unicredit (-2,5%) e Telecom Italia (-2,1%).