Mercati Usa – Apertura con rimbalzo, si ferma il sell-off sui Treasury

Partenza in rimonta a Wall Street, dopo la diffusione del report sui prezzi al consumo Usa. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,1%, dopo aver perso oltre 1.000 miliardi di dollari nelle ultime cinque sedute, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,3%.

Sul fronte macro, lo scorso mese l’inflazione ha accelerato all’8,5% dal 7,9% di febbraio, superando leggermente il +8,4% atteso dagli analisti. Su base mensile, il dato ha segnato un +1,2% in linea alle previsioni (+0,8% a febbraio).

L’indice core, esclusi le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha però evidenziato un incremento inferiore alle attese, segnando un +6,5% su base annua (+6,6% il consensus) e un +0,3% su base mensile (+0,5% il consensus).

Dati che offrono momentaneamente respiro ai mercati, sebbene le preoccupazioni per le pressioni sui pressi sono previste rimanere elevate con la prospettiva che la Federal Reserve avvii un ciclo di strette monetarie al ritmo più rapido dal 1994.

Secondo la World Trade Organization, invece, la guerra in Ucraina rallenterà la ripresa dell’economia globale dalla crisi pandemica, riducendo lo scambio di beni e portando potenzialmente un più ampio impatto sul commercio mondiale.

Intanto si arresta momentaneamente il sell-off sui Treasury, con il rendimento del decennale americano che arretra di sette punti base al 2,71%, dopo aver toccato i massimi dal 2018 oltre la soglia del 2,8%, e quello del biennale di otto punti base al 2,42%.

Si ferma anche la corsa del biglietto verde, che interrompe la striscia positiva migliore dal 2020. Il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile a 1,087 mentre il dollaro/yen arretra in area 125.

Tra le materie prime, infine, in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+4,8%) a 103,2 dollari e il Wti (+4,6%) a 98,6 dollari, dopo aver perso nelle ultime settimane la maggior parte dei guadagni seguiti allo scoppio della crisi Ucraina.