Mercati Usa – Previsto avvio in rimonta dopo dati su inflazione

I futures sull’azionario Usa scambiano in rialzo, preannunciando una partenza in rimonta a Wall Street dopo che il report sui prezzi al consumo a marzo negli Stati Uniti ha rafforzato la prospettiva di una stretta più aggressiva da parte della Federal Reserve.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in calo, guidati al ribasso ancora dal listino tecnologico che ha perso oltre 1.000 miliardi di dollari nelle ultime cinque sessioni. Il Nasdaq ha ceduto il 2,2%, lo S&P 500 l’1,7% e il Dow Jones l’1,2%.

Sul fronte macro, lo scorso mese l’inflazione ha accelerato all’8,5% dal 7,9% di febbraio, superando leggermente il +8,4% atteso dagli analisti. Su base mensile, il dato ha segnato un +1,2% in linea alle previsioni (+0,8% a febbraio).

Intanto si arresta momentaneamente il sell-off sui Treasury dopo che il rendimento del Tbond ha toccato i massimi dal 2018 oltre la soglia del 2,8%, mentre il dollaro si avvia a registrare la miglior striscia positiva dal 2020.

Segnali che riflettono le aspettative di una svolta restrittiva da parte della Fed al ritmo più rapido dal 1994, decisa a contrastare l’inflazione con un ciclo di rialzi dei tassi e riducendo al contempo il proprio bilancio.

Ieri anche il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, a lungo considerato uno dei membri più accomodanti dell’istituto di Washington, ha aperto ad un’accelerazione del ritmo di ritocchi al costo del denaro.

Secondo la World Trade Organization, la guerra in Ucraina rallenterà la ripresa dell’economia globale dalla crisi pandemica, riducendo lo scambio di beni e portando potenzialmente un più ampio impatto sul commercio mondiale.