Il Cda di EEMS si è riunito ieri 12 aprile per approvare l’aggiornamento del precedente nuovo Piano Industriale 2022-2026, per tener conto della modifica dei dati del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, alla luce degli effetti della sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate contro la stessa EEMS Italia in relazione a una cartella di pagamento di 142 mila euro per Ires relativa all’esercizio 2010, inclusi sanzioni e interessi.
Il Piano Industriale, aggiornato e approvato ieri, contestualmente all’approvazione della Relazione Finanziaria, prevede una crescita costante dei ricavi e proventi operativi nel periodo 2022-2026, raggiungendo il break-even già a partire dal 2023.
Il reddito netto atteso è ipotizzato negativo nei primi due anni di piano, raggiungendo un risultato positivo a partire dal 2024, grazie a una crescita costante dei volumi di vendita di Energia Elettrica e GAS, oltre che dei ricavi derivanti dal business delle colonnine elettriche e della mobilità elettrica.
La società, per far fronte alle esigenze correnti del business legato alle prime fasi di esecuzione del piano, ha stimato un utilizzo del prestito obbligazionario, sottoscritto con l’investitore Nice & Green, per un importo massimo di 20,45 milioni nel periodo di piano pari a complessivi 12,3 milioni, di cui 3.3 milioni nel 2022.
La facoltà di utilizzare il prestito obbligazionario fino all’importo massimo di 20,45 milioni garantisce a EEMS l’accesso alla liquidità necessaria per far fronte a potenziali aumenti del prezzo delle commodities (energia e gas) in un mercato in forte evoluzione, con uno strumento dotato di un elevato grado di flessibilità.