Nel primo trimestre 2022 Citigroup ha registrato un utile netto pari a 4,3 miliardi di dollari, in netto calo (-45,6%) rispetto al pari periodo del 2021, con un utile per azione di 2.02 dollari (vs 3,62 dollari nel 1Q 2021).
I ricavi si sono attestati a 19,2 miliardi di dollari (-2,5% sul 1Q 2021).
Dinamiche su cui hanno pesato gli accantonamenti per le perdite legate alla Russia, la diminuzione delle commissioni di sottoscrizione e le spese più elevate.
I dati Refinitiv avevano stimato un utile per azione di 1,55 dollari su ricavi per 18,15 miliardi di dollari.
I costi del credito sono aumentati a 755 milioni di dollari nel primo trimestre 2022 rispetto a -2,1 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2021, in relazione al fatto che le minori perdite nette su crediti sono state più che compensate da un rilascio netto inferiore delle riserve per perdite su crediti.
La banca ha comunicato di aver ridotto la propria esposizione in Russia a 7,8 miliardi di dollari da 9,8 miliardi di dollari a dicembre 2021.
Jane Fraser, Ceo di Citigroup, ha sottolineato: “L’attuale contesto macroeconomico ha influito sull’Investment Banking poiché abbiamo avuto una contrazione dell’attività sul mercato dei capitali, area chiave di investimento per noi”.