Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che a marzo 2022 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato un balzo del 195,5% rispetto al corrispondente mese del 2021 e una flessione contenuta, pari all’11,3%, rispetto a marzo 2019 (ultimo anno pre-Covid).
Il dato aggregato da inizio 2022 mostra un incremento del 168,5% rispetto ai primi tre mesi del 2021 e un calo del 17,8% sul primo trimestre 2019.
Numeri che possono essere interpretati positivamente per diversi motivi. Innanzitutto, perché il gap rispetto all’ultimo anno pre-pandemico (il 2019 appunto), si sta progressivamente assottigliando, evidenziando una continua normalizzazione del traffico aereo grazie alla rimozione delle restrizioni agli spostamenti. Ricordiamo che l’aggregato complessivo del 2021 aveva evidenziato una riduzione del 42,4% rispetto al full year 2019.
Il secondo aspetto da evidenziare è che a livello europeo, nel mese di marzo, si registra un dato di traffico distante dal 2019 del solo 20,4%, quindi il recupero è esteso a tutta la regione e l’Italia sta performando persino meglio della media.
Il terzo fattore da sottolineare è la stagione estiva alle porte, poiché le imminenti vacanze di Pasqua apriranno il periodo storicamente più favorevole ai viaggi aerei.
Nel complesso, le prospettive per il settore sembrano dunque assolutamente positive e indirizzate verso un recupero pressoché totale del traffico pre-pandemia, al netto delle incertezze legate a eventuali recrudescenze del virus o a impatti dalle tensioni geopolitiche internazionali.
Si ricorda infine che per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Il traffico di rotta, come detto, è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.
Grazie ad uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.