Mercati – Eurolistini senza direzione prima della Bce, Atlantia si assesta su prezzo opa

Andamento cauto per le borse europee e per i futures di Wall Street, con focus sulla riunione della Bce e sulle trimestrali americane. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia poco sotto la parità (-0,1%) in area 24.700 punti, poco mosso come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Variazioni marginali per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo gli acquisti della vigilia trainati dai tecnologici.

Riflettori puntati sul meeting della Bce, che si concluderà in tarda mattinata e sarà seguito dalla consueta conferenza stampa di Christine Lagarde. L’istituto di Francoforte dovrebbe confermare un’accelerazione nella rimozione degli stimoli, rimandando però le decisioni importanti alla riunione di giugno, quando le proiezioni economiche aggiornate forniranno un quadro più chiaro dell’impatto della guerra sull’economia dell’eurozona.

A Wall Street, invece, entra nel vivo la earning season statunitense, con i conti di Wells Fargo, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Citigroup. I risultati corporate potranno fornire ulteriori indicazioni sulla tenuta dei margini e degli utili sotto il peso dell’inflazione e delle interruzioni nelle forniture.

Si allenta,intanti, la pressione sui rendimenti dei Treasury, in particolare sulle scadenze a breve termine, con gli investitori intenti a rivalutare le aspettative sul ritmo di rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve. I dati sui prezzi al consumo diffusi in settimana suggeriscono infatti che l’inflazione potrebbe aver toccato il picco massimo, anche se l’aumento oltre le attese dei prezzi alla produzione consiglia una certa cautela.

Riguardo gli ultimi sviluppi sulla crisi Ucraina, l’Unione europea ha avvisato gli stati membri che la richiesta di Putin sul pagamento del gas russo in rubli violerebbe le sanzioni, mentre gli Usa forniranno a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari.

Sul Forex il dollaro rifiata nei confronti delle altre valute, dopo aver messo a segno la striscia positiva più lunga dal 2020. L’euro/dollaro risale a 1,091 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si deprezza a 125,4, con la moneta nipponica in rimonta dai minimi di circa 20 anni toccati nei giorni scorsi.

Tra le materie prime, scambiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,0%) a 107,75 dollari e il Wti (-0,9%) a 103,3 dollari, con focus sempre sul conflitto in Ucraina e i lockdown in Cina.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,43%.

Tornando a Piazza Affari, Atlantia (+4,9%) svetta sul Ftse Mib allineandosi al prezzo dell’opa (23 euro) lanciata dai Benetton e dal fondo Blackstone, finalizzata al delisting. In rialzo anche Nexi (+2%) mentre arretrano Iveco (-2,4%), Cnh (-1,5%), Banco Bpm (-1,4%) e Saipem (-1,4%).