Il Cda di Banca Finnat ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale di gruppo per il periodo 2022-2024.
Il Piano si articola sulle seguenti linee guida:
per quanto riguarda il Private Banking, si prevede:
- un incremento delle masse e dei ricavi derivanti dalla raccolta indiretta;
- l’ampliamento della base clienti e lo sviluppo della raccolta gestita attraverso l’inserimento di nuovi private bankers, principalmente di elevata seniority, da affiancare all’attuale team di consulenti, in attuazione della strategia di sviluppo della rete;
- il rafforzamento dell’Area Nord Italia sia attraverso l’ampliamento della rete della filiale di Milano sia attraverso l’apertura di nuove filiali in altri centri considerati strategici:
- il mantenimento del margine d’interesse, anche con un aumento dei volumi medi, tale da supportare la crescita del private banking e mantenendo un limitato profilo di rischio:
- lo sviluppo dell’attività di intestazione fiduciaria e sviluppo delle operazioni di escrow;
- la crescita dei servizi fiduciari e del financial planning nel Nord Italia anche grazie a cross selling con il private banking della Banca.
per quanto riguarda i servizi rivolti a clientela corporate e istituzionale si prevede:
- lo sviluppo dei servizi per emittenti quotandi e quotati (PMI e società quotate all’Euronext Growth Milan);
- lo sviluppo dell’attività di consulenza corporate con focus su finanza strutturata e greenbond;
- lo sviluppo dell’attività di Asset Management per gestori istituzionali con focus su assicurativi;
- lo sviluppo delle sinergie commerciali, anche a seguito del rafforzamento del Private Banking e sfruttamento delle competenze integrate della Banca al fine di acquisire nuovi potenziali clienti;
- lo sviluppo delle sinergie con NATAM SA ai fini della costituzione e amministrazione di veicoli per investitori istituzionali (Ucits/FIA).
Ai fini del consolidamento della posizione di leadership sul mercato della controllata Società di Gestione Immobiliare InvestiRE SGR si prevede:
- la crescita delle masse gestite anche attraverso linee esterne e acquisizioni;
- l’mpliamento graduale delle linee di business esistenti, anche grazie alla conquista di nuovi investitori e quote di mercato;
- il consolidamento dei volumi e della redditività dei fondi esistenti;
- la prosecuzione dell’attività di partecipazione diretta, da parte di InvestiRE SGR, nell’equity di nuovi fondi gestiti anche al fine di reinvestire la liquidità disponibile.
A livello consolidato gli obiettivi di Piano, tenuto conto che il Piano sconta ora minori assunzioni di Private Bankers e quindi uno sviluppo inferiore delle masse, prevedono:
- una crescita della raccolta indiretta su clientela private, attraverso l’attività di sviluppo dell’attuale forza commerciale, pari complessivamente a 390 milioni nel triennio 2022-2024. Nel precedente Piano Industriale i flussi di nuova raccolta indiretta erano previsti pari a 420 milioni nel triennio 2021- 2023 contro 575 milioni attualmente stimati nel medesimo periodo;
- una raccolta di 360 milioni in arco di piano (2022-2024) da parte dei nuovi Private Bankers; nel precedente Piano Industriale i flussi di nuova raccolta erano stimati pari a 1.025 milioni nel triennio 2021-2023 contro 255 milioni previsti attualmente per il medesimo periodo, una diminuzione attribuibile alla revisione del piano di assunzioni di nuova forza commerciale;
- una crescita della raccolta indiretta da 7,6 miliardi nel 2021 a 8,7 miliardi nel 2024 principalmente per effetto dello sviluppo della “raccolta di qualità”; nel precedente Piano Industriale era previsto un obiettivo di 7,5 miliardi a fine 2023 contro 8,6 miliardi attualmente previsti per il medesimo esercizio;
- una crescita delle masse totali del gruppo da 18,1 miliardi nel 2021 a 19,2 miliardi a fine esercizio 2024; nel precedente Piano Industriale le masse totali del Gruppo erano previste pari a 18,5 miliardi a fine 2023 contro 19,3 miliardi ora previsti per il medesimo esercizio;
- un margine di intermediazione di 68,8 milioni nel 2023 e di 71,3 milioni nel 2024; nel precedente Piano Industriale il margine di intermediazione per l’esercizio 2023 era previsto pari a 72,3 milioni;
- un risultato netto di gruppo pari a 4,9 milioni nel 2023 e a 5,4 milioni nel 2024, contro 6,4 milioni previsti nel precedente Piano Industriale a fine 2023.